Dal 2021 è allenatore dell’Under 19 neroazzurra, ha esperienze di gioco nel ruolo di difensore con l’Ajax, la Roma e l’Inter ed è proprio su queste due ultime squadre che si scenderanno in campo il prossimo 20 ottobre che Cristian Chivu esprimere il suo punto di vista.
L’appuntamento di domenica prossima è atteso dalle tifoserie delle due compagini. Ottava giornata di campionato che arriva dopo la sosta per le nazionali e che pertanto apre una serie di dubbi. In merito a eventuali pronostici la Gazzetta dello Sport ha intervistato il rumeno Chivu che conosce entrambe le squadre.
Non ha negato il delicato momento che sta vivendo Juric che, a pochi giorni dal suo arrivo s’è trovato di fronte a una sosta di campionato, non sapendo come torneranno gli uomini impegnati con la Nazionale. Nonostante la situazione nell’Inter appaia più definita, con “un’identità di gioco precisa e una crescita del gruppo eccezionale”, l’allenatore rumeno non dà per scontato il pronostico.
Ben consapevole del modo in cui Juric concepisce la partita, Chivu ritiene che disporrà una marcatura a uomo, anche se, secondo l’ex difensore, ad aprire un grande interrogativo è proprio la capacità dell’Inter di saper dare in meglio in queste situazioni e si riferisce in particolare a due calciatori neroazzurri, Thuram e Lautaro, “sarà davvero dura bloccarli”.
Chivu non nega che la situazione della Roma è delicata. In fondo in un anno ha cambiato tre allenatori e bisognerà vedere, secondo il ct dell’Under 19 neroazzurra, quanto tempo ci vorrà perché i ragazzi si adattino al nuovo Mister. Su De Rossi, un po’ come per tutti quelli che hanno assistito ai fatti: il rinnovo a tre anni e il successivo esonero, resta perplesso, “Una squadra non nasce da un giorno a un altro”.
Ma non si lascia andare a pronostici. Per Chivu la partita è tutta da giocare, seppure non nega un particolare apprezzamento nei confronti di un giocatore che con il passare del tempo diventa sempre più completo. Si riferisce ad Alessandro Bastoni che “in Nazionale gioca anche da centrale puro”. La duttilità di questo difensore fa pensare che possa ricoprire diversi ruoli anche se per l’allenatore rumeno lo vede “più come braccetto. Perché in quella posizione può sfruttare meglio il suo piede nell’impostazione in fase offensiva”.