L’AS Roma non è in vendita avevano dichiarato Dan e Ryan Friedkin ma si stanno facendo sempre più insistenti le voci di importanti offerte ricevute per l’acquisizione delle quote della società capitolina.
Il Friedkin Group ha acquistato la Roma da Pallotta quattro anni e mezzo fa nel corso dei quali ha gettato le basi per la costruzione dello stadio a Pietralata e ha vinto un trofeo europeo con Josè Mourinho alla guida della squadra.
In questi anni, i Friedkin hanno portato giocatori importanti a Roma ma ciò non è bastato per accontentare la tifoseria che è in clima di contestazione dal giorno dell’esonero di Daniele De Rossi e accusa la dirigenza di una gestione volta solo al business e agli affari senza pensare alle tradizioni e alla passione che c’è dietro alla squadra.
A suonare la carica è un imprenditore che già aveva fatto un’offerta ai Friedkin la scorsa estate, stiamo parlando di Raffaello Follieri.
L’imprenditore pugliese, patron del Gruppo Follieri, la scorsa estate aveva offerto 850 milioni di euro ma adesso avrebbe messo sul tavolo un miliardo, attraverso una proposta arrivata agli americani tramite i suoi legali.
Si consideri che aveva avuto già una trattativa con loro, offrendo prima 750 milioni di euro ma gli americani ne chiedevano 250 in più ammettendo, però, che avrebbero venduto solo se lo stadio non venisse costruito.
Tuttavia, Follieri garantirebbe di risanare la situazione debitoria del club e di portare avanti il progetto stadio.
Non è solo il Follieri Group ma sarebbero diversi i gruppi interessati alla Roma, fino ad oggi, però, i Friedkin non hanno ceduto dichiarando di voler proseguire con il loro investimento.
Non ci resta che attendere per scoprire se questa volta la cifra messa sul tavolo delle trattative diventa irrinunciabile.
Classe 1978, nato a San Giovanni Rotondo, il business principale della società sono i metalli rari e le energie rinnovabili. Ma il Follieri Group è stato fondato da suo padre e ha fatto la sua fortuna acquistando e rivendendo gli immobili del Vaticano finiti all’asta per ripagare le famiglie delle vittime dei preti pedofili negli USA.
Follieri è finito anche in carcere negli Stati Uniti patteggiando una pena a 4 anni e mezzo per una truffa da due milioni di dollari.
Non solo, fingendo amicizie con la Santa Sede convinse imprenditori a investire in business inesistenti dovendo poi risarcire 3,6 miliardi di euro.