Claudio Lotito quando parla fa sempre parlare di sé in un modo o nell’altro. E anche stavolta, anche perché di mezzo c’è finita la Roma, non ha fatto eccezione. L’eccentrico Presidente della Lazio del resto non è nuovo ad uscite che alimentano pagine e pagine sui quotidiani sportivi: l’ultima ha riguardato i Friedkin tirati in ballo nelle scorse ore nel corso di un’intervista rilasciata fuori dall’Università Luiss.
Al patron biancoceleste è stato infatti chiesto se acquisterebbe mai un club estero. Inevitabilmente, dunque, il riferimento non poteva non andare alla famiglia texana che in questi giorni è impegnata nella chiusura dell’acquisizione dell’Everton in Premier League. Di conseguenza, la sua risposta non poteva che essere letta in chiave giallorossa.
In effetti i modelli di gestione delle due società romane sono diametralmente opposti. Una proprietà straniera per la Roma, quella dei Friedkin, con un modello votato prevalentemente al business, e un’italiana, quella laziale, molto più radicata alla “tradizione” se vogliamo. Non solo. Per la famiglia texana il club giallorosso non rappresenta l’unico investimento fatto nel mondo del calcio dato che, Everton a parte, i Friedkin possiedono anche una società in Francia sebbene in una serie inferiore.
Insomma, l’eterno dibattito che divide spesso l’opinione pubblica torna a riproporsi. Ad ogni modo alla domanda precisa rivolta al Presidente della Lazio quest’ultimo si è espresso così:
“Club stranieri? Io prima di tutto devo valorizzare la Lazio. Faccio il Presidente con passione, piacere, trasporto, spirito di servizio. L’aspetto economico lo coltivo in altre attività”.