Continua la lunga scia di polemiche in merito a quanto successo nel corso dell’ultimo weekend di Serie A. Nel mirino sono finiti nuovamente la tecnologia e il VAR che anziché risolvere problemi spesso ne creano di nuovi. La vera questione, sulla quale ancora non si riesce a intervenire, è però un’altra: lo abbiamo ripetuto più volte, per avere un calcio più equo serve che gli arbitri utilizzino uniformità di giudizio nel valutare gli episodi. E non come ora che siamo costretti a subire passivamente decisioni diametralmente opposte per situazioni analoghe, specie per quelle che si verificano in area di rigore.
Proprio su questo è intervenuto nelle scorse ore Emiliano Viviano, ex portiere della Fiorentina e oggi opinionista in radio e tv, che ha parlato in particolare dell’episodio legato a Baldanzi ma anche degli altri penalty assegnati ad esempio durante il posticipo del Franchi. O di altri provvedimenti – come l’espulsione di Conceicao in Juve Cagliari – che hanno alimentato ulteriori discussioni.
Vivivano contro gli arbitri di Serie A: “Hanno fatto casino”
“Hanno provato in Italia in tutte le maniere a togliere la soggettività e poi fanno casino lo stesso“, ha detto l’ex numero 1. Quindi affronta il tema rigori: “Non è calcio di rigore quello fischiato alla Juve, né quelli dati a Fiorentina e Milan”. Ma su quello non dato a Baldanzi non ha dubbi:
“Quello è il più rigore di tutti, più di tutti quelli che hanno dato in settimana. E’ imprudenza. Più step-on-foot di questo, gli deve rompere 3 dita di un piede? Allora rimetti la soggettività”
Dopodiché conclude:
“Più del rigore non dato c’è una cosa che mi fa in******e di più. Cioè che vadano poi in tv a spiegare che quello su Baldanzi non è rigore“
Su questo noi ci siamo già espressi ieri: la toppa – ovvero le motivazioni date da Gervasoni circa il perché non sia stato assegnato il rigore – è stata peggiore del buco.