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Dalle istituzioni, fino ai suoi “ragazzi”, passando, ovviamente, per i familiari. Oggi è un giorno importante per la Capitale, per l’AS Roma, e per chi ha vissuto quelle indimenticabili stagioni con Nils Erik Liedholm, passato alla storia come “il Barone”, sulla panchina giallorossa. Come vi avevamo anticipato nei giorni scorsi, oggi a lui è stato intitolato un giardino nel quartiere di Trigoria, non distante dal centro sportivo “Fulvio Bernardini“.
Davvero lunga la passerella di ex calciatori e personaggi legati all’ambiente romanista per l’occasione: presenti a questo proposito, tra gli altri, Chierico, Giannini, Righetti, Sebino Nela, Franco Tancredi, Francesca Viola. Commosso il figlio di Liedholm che ha preso la parola dopo i saluti istituzionali da parte del Campidoglio: “Sono emozionato ad essere qua, per intitolare un posto a Roma a mio padre“, ha dichiarato. “Aveva un amore sconfinato per la città, anche se non sempre riusciva a godersela per via della sua notorietà. La decisione di dedicargli questo giardino è stata magnifica”, ha aggiunto.
Gualtieri: “Liedholm ha scritto la storia del calcio mondiale”. Onorato: “Ha lasciato un ricordo indelebile”
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Il Sindaco Roberto Gualtieri, che ha poi svelato materialmente la targa coperta inizialmente da uno stendardo giallorosso, ha sottolineato l’importanza delle “intitolazioni per una città“, necessarie per “mantenere vivo e custodire il ricordo“. “E’ sacrosanto quindi che Roma ricordi il Barone svedese con un luogo a lui dedicato, vicino al centro sportivo della squadra. Si tratta di un modo per tramandare alle future generazioni, anche ai tifosi più giovani, la memoria di grandi persone amate e rispettate come Liedholm“, ha concluso il Primo Cittadino.
L’Assessore allo sport del Comune di Roma Alessandro Onorato ha quindi aggiunto: “Era un signore, un simbolo di un calcio romantico e glorioso. Abbiamo fortemente voluto intitolargli un giardino”. Infine un passaggio sulle parole di Titti Di Salvo, Presidente dell’IX Municipio: “Questo parco racconterà il ricordo di un uomo straordinario, campione sul campo e nella vita. E’ importante tuttavia raccontare ai bambini e alle bambine che verranno qui non solo la storia di un grande personaggio, ma anche il valore dello sport come scuola di vita. E nessuno come Liedholm incarna questa idea”.