Ormai è stato appurato. Quella di ieri è stata una svista clamorosa: su Baldanzi era rigore, è un dato di fatto. E a poco, a nostro avviso, sono servite le spiegazioni di Gervasoni ieri sera (per non parlare dell’audio della sala VAR!). Anzi, semmai non hanno fatto altro che alimentare le polemiche. Il punto focale è sempre lo stesso: in Serie A, con la tecnologia, sta mancando uniformità di giudizio e degli stessi episodi vengono giudicati in maniera diametralmente opposta da un campo a un altro. Questo, chiaramente, non può essere accettabile.
C’è da dire poi che non è la prima volta che con Gianluca Aureliano la Roma si ritrovi a dover subire episodi sfavorevoli negli ultimi anni. Vediamone alcuni.
Ieri, in Monza Roma, l’arbitro era La Penna mentre Aureliano era al VAR. Come è stato ricostruito, quest’ultimo ha chiaramente indicato al Direttore di gara in campo che quello su Baldanzi non era un intervento punibile col rigore. Di conseguenza non lo ha nemmeno richiamato al monitor per fargli consultare l’episodio. Ma questo, dicevamo, è stato soltanto l’ultimo incrocio sfavorevole tra Aureliano e i giallorossi, sia in veste di arbitro che di addetto alla sala VAR: ecco tutti i precedenti.
Aureliano richiama al VAR l’arbitro per un fallo di mano – leggero – di Abraham. Non usa lo stesso metro di valutazione quando invece Tonali strattona Zaniolo in area di rigore.
Aureliano, in questo caso da arbitro, concede un penalty dubbio al Venezia, negandone invece due abbastanza evidenti alla Roma.
Strefezza, già ammonito, interviene duramente su Matic. Aureliano (arbitro del match) non commina il secondo giallo.
Brutto fallo di Palomino su Dybala, Aureliano non richiama al VAR l’arbitro per un possibile cartellino rosso.
Sempre in veste di direttore di gara, Aureliano non concede un rigore alla Roma (fallo su Karsdorp) salvo tornare poi rivedere la sua valutazione su segnalazione del VAR. Dopodiché però non espelle Kolasinac per un fallo da ultimo uomo su Dybala diretto verso la porta.
Fallo netto su Shomurodov, Aureliano non richiama al VAR l’arbitro per giudicare il possibile rigore.