E’ stato senza dubbio uno degli episodi più controversi e contestati della domenica di Serie A. “Vittima” la Roma che si è vista negare un penalty sacrosanto dall’arbitro La Penna. Per inciso, vale la pena sottolineare, è il secondo ‘pestone’ che viene ignorato da fischietti e VAR ai giallorossi quest’anno, dopo quello rimediato da Dybala a Genoa. E anche lì il rigore non venne dato. Ieri però è successo probabilmente di peggio perché, al di là di tutto, era impossibile non giudicare da rigore l’intervento su Baldanzi. Così però non è stato.
A fine gara Ghisolfi (finalmente!) ha chiesto “più rispetto per la squadra” ma non è stato l’unico ad esprimersi in merito alle valutazioni della tecnologia. Anche l’ex Roma Fonseca, al termine di Fiorentina Milan, si è scagliato contro il metro di valutazione che si sta adottando riassumendo il tutto in poche ma semplici parole: “E’ il calcio, non il circo”. Dopodiché, ve ne abbiamo parlato qui stamani, il vero problema – che nessuno riesce a risolvere – è la mancata uniformità di giudizio da un campo all’altro. Stessi episodi, decisioni diametralmente opposte.
Come se non bastasse, ad alimentare le polemiche ci ha pensato in serata anche Andrea Gervasoni, rappresentante della CAN (Commissione Arbtri Nazionale o Associazione Italiana Arbitri). L’ex fischietto ha voluto infatti spiegare – non riuscendoci a nostro avviso – i motivi che hanno spinto il VAR a non concedere la massima punizione ai giallorossi.
“Entrambi guardano in aria ed è uno scontro fortuito di gioco. Paragoniamolo a quello di Di Lorenzo in Napoli Monza. Non vogliamo che microtocchi o micropestoni siano fischiati”
E’ già qui si capisce che la toppa è peggio del buco. Anche perché poi, nemmeno due ore dopo, vengono fischiati in Fiorentina Milan due rigori con azioni leggerissime ai danni di Dodo e Reijenders (negandone poi uno molto più netto ai danni di Colpani nella ripresa, ndr). Gervasoni ad ogni modo prosegue:
“Devono essere degli step-on-foot chiari da punire in maniera imprudente col cartellino. Perciò deve esserci affondo e il piede schiacciato pianamente“
Cosa che, a nostro avviso, ma pensiamo di tutti, è accaduta ai danni di Baldanzi. A maggior ragione.
Se allora le parole di Gervasoni hanno fatto discutere, di certo la diffusione delle registrazioni della sala VAR non hanno contribuito a spegnere le polemiche. Anzi. Nell’audio tra La Penna e Aureliano ascoltiamo:
“Stanno correndo assieme, lo pesta (Kryakopulos, ndr) e non fa nessuna azione fallosa. Mentre corre gli dà un piccolo pestone sui piedi, ma sta correndo e non guarda il pallone“
Questo, ad ogni modo, quantomeno non è corretto considerando che i giocatori non stanno correndo entrambi. Nonostante questo però il penalty non è stato concesso. Dando via alla lunga scia di polemiche che siamo sicuri proseguirà anche nei prossimi giorni.