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Perché non è stato dato il rigore a Baldanzi in Monza Roma: il motivo

Nel corso della trasmissione Open Var Andrea Gervasoni (CAN) ha spiegato le ragioni per cui non è stato concesso il penalty al calciatore giallorosso

E’ stato senza dubbio uno degli episodi più controversi e contestati della domenica di Serie A. “Vittima” la Roma che si è vista negare un penalty sacrosanto dall’arbitro La Penna. Per inciso, vale la pena sottolineare, è il secondo ‘pestone’ che viene ignorato da fischietti e VAR ai giallorossi quest’anno, dopo quello rimediato da Dybala a Genoa. E anche lì il rigore non venne dato. Ieri però è successo probabilmente di peggio perché, al di là di tutto, era impossibile non giudicare da rigore l’intervento su Baldanzi. Così però non è stato.

A fine gara Ghisolfi (finalmente!) ha chiesto “più rispetto per la squadra” ma non è stato l’unico ad esprimersi in merito alle valutazioni della tecnologia. Anche l’ex Roma Fonseca, al termine di Fiorentina Milan, si è scagliato contro il metro di valutazione che si sta adottando riassumendo il tutto in poche ma semplici parole: “E’ il calcio, non il circo”. Dopodiché, ve ne abbiamo parlato qui stamani, il vero problema – che nessuno riesce a risolvere – è la mancata uniformità di giudizio da un campo all’altro. Stessi episodi, decisioni diametralmente opposte.

Andrea Gervasoni della CAN: “Ecco perché non è rigore quello su Baldanzi”

Arbitro richiamato dal VAR – (RomaForever.it)

Come se non bastasse, ad alimentare le polemiche ci ha pensato in serata anche Andrea Gervasoni, rappresentante della CAN (Commissione Arbtri Nazionale o Associazione Italiana Arbitri). L’ex fischietto ha voluto infatti spiegare – non riuscendoci a nostro avviso – i motivi che hanno spinto il VAR a non concedere la massima punizione ai giallorossi.

“Entrambi guardano in aria ed è uno scontro fortuito di gioco. Paragoniamolo a quello di Di Lorenzo in Napoli Monza. Non vogliamo che microtocchi o micropestoni siano fischiati”

E’ già qui si capisce che la toppa è peggio del buco. Anche perché poi, nemmeno due ore dopo, vengono fischiati in Fiorentina Milan due rigori con azioni leggerissime ai danni di Dodo e Reijenders (negandone poi uno molto più netto ai danni di Colpani nella ripresa, ndr). Gervasoni ad ogni modo prosegue:

“Devono essere degli step-on-foot chiari da punire in maniera imprudente col cartellino. Perciò deve esserci affondo e il piede schiacciato pianamente

Cosa che, a nostro avviso, ma pensiamo di tutti, è accaduta ai danni di Baldanzi. A maggior ragione.

Il dialogo in sala VAR: la ricostruzione

Se allora le parole di Gervasoni hanno fatto discutere, di certo la diffusione delle registrazioni della sala VAR non hanno contribuito a spegnere le polemiche. Anzi. Nell’audio tra La Penna e Aureliano ascoltiamo:

“Stanno correndo assieme, lo pesta (Kryakopulos, ndr) e non fa nessuna azione fallosa. Mentre corre gli dà un piccolo pestone sui piedi, ma sta correndo e non guarda il pallone

Questo, ad ogni modo, quantomeno non è corretto considerando che i giocatori non stanno correndo entrambi. Nonostante questo però il penalty non è stato concesso. Dando via alla lunga scia di polemiche che siamo sicuri proseguirà anche nei prossimi giorni.

Luca Mugnaioli
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Luca Mugnaioli