La domenica calcistica è stata ricca di episodi contestati tra presunti calci di rigore non assegnati e penalty assegnati con eccessiva leggerezza. In Monza-Roma, l’episodio che ha fatto discutere è indubbiamente quello che si è verificato nei minuti finali e che ha visto coinvolto Tommaso Baldanzi.
A finire nel mirino delle critiche è stata la terna arbitrale, ma anche la condotta dell’assistente Var, Aureliano, che sarebbe stato il vero “artefice” della mancata assegnazione del rigore sul contatto Baldanzi-Kyriakopoulos. Un episodio che è stato “vivisezionato” sia dalle moviole televisive che da quelle della carta stampata. L’elemento che indispettisce, rispetto all’operato degli arbitri in questa giornata di campionato, è la difformità di giudizio soprattutto nell’interpretazione del cosiddetto “step-on-foot”.
Sintomatico è stato il titolo della “Gazzetta dello Sport” che recita testualmente: “Netto il pestone di Kyriakopoulos. Dov’era il Var?”. Secondo la moviola della Rosea, all’87’ ci sarebbe l’evidenza dello step-on-foot del giocatore brianzolo su Baldanzi. Sia il fischietto romano, La Penna, che il Var Aureliano, hanno deciso di soprassedere mentre le immagini hanno documentato nettamente il pestone subito dal fantasista giallorosso.
Si è discusso anche sui giornali di un possibile fallo di Dovbyk prima della rete del vantaggio giallorosso. Il Monza ha protestato per il modo troppo rude con il quale, il bomber ucraino, si è liberato di Izzo per prendere posizione e calciare a rete. In realtà, il numero nove della Roma usa il fisico per farsi spazio con un movimento assolutamente compatibile con il regolamento, senza usare le mani ma solo il corpo.
Giusta la decisione di annullare per fuorigioco la rete di Dovbyk. Le immagini hanno documentato chiaramente lo spostamento della gamba destra oltre la linea al momento del tiro di Koné.