L’ex terzino giallorosso Vincent Candela ha sempre a cuore le sorti della “sua” Roma. Nel 2001 fu uno degli eroi dello storico terzo scudetto. Pochi minuti fa si è lasciato andare ad alcune considerazioni importanti in merito all’esonero di Daniele De Rossi di qualche settimana fa e, in generale, sulla gestione del club da parte dei Friedkin.
La Roma non ha iniziato al meglio la stagione e dopo quattro giornate i vertici societari hanno scelto di mandare via la bandiera De Rossi. La panchina è stata affidata al tecnico ex Toro Ivan Juric, ma l’ambiente non ha preso al meglio questa decisione.
Juric è partito bene in campionato con due vittorie casalinghe contro Udinese e Venezia, mentre in Europa League le cose non stanno andando per il verso giusto. L’ultimo ko in trasferta sul campo dei modesti svedesi dell’Elfsborg ha ridato voce al malumore dei sostenitori della Magica.
Candela – in occasione della Mediolanum Cup di Padel al Villa Pamphili Padel Club di Roma – ha espresso alcune considerazioni importanti sulla sua ex squadra da calciatore.
Vincent Candela a tutto tondo sul momento della Roma, sull’esonero di De Rossi e sui Friedkin: le sue parole
Il francese ha rilasciato le seguenti dichiarazioni: “Mi spiace moltissimo per il modo in cui è stato esonerato Daniele De Rossi. Serve tempo per costruire qualcosa che abbia buone fondamenta e a me spiace tutto quello che è successo. Bisognava lasciarli molto più tempo. Il nuovo tecnico Ivan Juric non può cambiare tutto in appena due settimane. Non dipende da lui né da De Rossi che è stato in panchina per pochissime partite“.
E sulle scelte prese dai Friedkin: “La società deve fare una riflessione e cambiare un po’ di cose. Ci sono stati un po’ di problemi, come la vicenda Dybala oppure qualche giocatore che non sarebbe dovuto arrivare. Tutto questo alla lunga pesa sui calciatori, sul gruppo e sull’allenatore. Manca la chiarezza“.