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Morte Astori, confermata la condanna al medico: il difensore si sarebbe potuto salvare

Confermata anche in secondo grado la condanna a un anno per il professor Giorgio Galanti

E’ stata confermata anche in secondo grado la condanna a un anno per omicidio colposo inflitta al professor Giorgio Galanti per la morte di Davide Astori. Il capitano della Fiorentina venne ritrovato senza vita nella sua camera d’albergo la mattina del 4 marzo 2018, il giorno in cui avrebbe dovuto giocarsi la gara di campionato tra l’Udinese e i viola.

L’ex direttore della medicina sportiva di Careggi è stato ritenuto responsabile anche in secondo grado: come emerso dalle motivazioni dei giudici della Corte d’Appello di Firenze, riportate dal quotidiano La Nazione, il professor Galanti assunse un comportamento che contrasta nettamente “con le linee guida del settore e con le buone pratiche clinico assistenziali“. Le prove da sforzo eseguite dal difensore della Fiorentina per ottenere il nulla osta all’attività professionistica avevano infatti fatto emergere dei dati che avrebbero dovuto spingere Galanti a non dare l’idoneità sportiva al calciatore.

Stando a quanto emerso dall’autopsia effettuata sul corpo del calciatore viola, la morte di Astori fu provocata dalle conseguenze di una fibrillazione ventricolare derivata da una cardiomiopatia aritmogena silente. L’accusa ha rilevato che i test effettuati dal capitano della Fiorentina avevano evidenziato dei segnali di questa malattia cardiaca.

Morte Astori, l’avvocato di Galanti ha già annunciato ricorso in Cassazione

Davide Astori poteva essere salvato: le motivazioni della sentenza (Romaforever.it)

Sarebbe bastato eseguire degli accertamenti di secondo livello per individuare dettagliatamente la patologia e di conseguenza salvare la vita del giovane atleta. Accertamenti che però non vennero mai disposti: sia nell’estate 2016 che in quella successiva il professor Galanti diede il via libera sanitario a Davide Astori.

L’avvocato Sigfrido Fenyes, che cura gli interessi del professor Galanti, ha già fatto sapere che verrà presentato ricorso in Cassazione contro questa sentenza di condanna. Il caso non finisce qui: ci saranno altri capitoli prima di poter considerare conclusa una vicenda che ancora oggi suscita grande dolore in tutto lo sport italiano.

Come ricorderanno di certo i tifosi della Roma, Davide Astori indossò anche la maglia giallorossa, sebbene soltanto per una stagione. Nel 2014/2015 la Roma lo prelevò in prestito dal Cagliari, versando due milioni di euro nelle casse del club sardo. Per lui 30 presenze in giallorosso tra campionato e coppe, con una rete decisiva messa a segno nell’1-0 con cui la Roma batté in trasferta l’Udinese.

Roberto Naccarella
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Roberto Naccarella
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