Troppo brutta per essere vera. Almeno per sessanta minuti, prima cioè che i cambi rivitalizzassero un po’ gioco e manovra. La sconfitta però è di quelle che brucia: perché se contro il Venezia si erano già visti dei passi indietro rispetto a Udinese e Bilbao ieri è arrivata la conferma che qualcosa vada ancora registrata. Eccome. Del passo falso in terra svedese ha parlato anche Ivan Zazzaroni, Direttore de Il Corriere dello Sport.
Il giornalista è stato molto duro contro Juric non risparmiandogli critiche severe a partire dalle scelte di formazione ritenute troppo “conservative“. Da Celik nei tre dietro, passando per Saud fino ad arrivare a Shomurodov, definendo il tutto con l’espressione “abuso di turnover“. Quindi la stoccata: “L’Elfsborg era poco più di niente“. “Eppure la Roma si è incartata“.
Zazzaroni attacca Juric: “Sconfitta assurda”
Il giornalista riprende un concetto di cui spesso si è parlato nei giorni scorsi, specie dopo un calciomercato sì importante in termini di investimenti ma che non ha saputo coprire bene tutti i ruoli. La fascia destra ne è l’emblema. “Le seconde linee sono tecnicamente distanti dalle prime“, scrive Zazzaroni. “Queste scelte in Europa si pagano“. Il giornalista però attacca a 360° la prestazione: “La Roma ha giocato al contrario risultando a lungo inguardabile“.
E ancora. “Quando non gioca Dybala l’appeal si riduce sensibilmente: ho la netta consapevolezza che mi divertirò molto meno”, il concetto espresso dal Direttore del CorSport. Ancora deludente Soulé, giusto qualche tentativo ma non troppo incisivo nel primo tempo, che Zazzaroni per il momento vede bene giusto come “alternativa“. Insomma, da salvare, per il giornalista, non c’è quasi niente. “E’ stata una sconfitta assurda, quasi cercata, una partita buttata, di quelle che possono far male“, è stata la chiosa finale del giornalista.