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Juric: “Rosa di qualità, devo tirare fuori il meglio”. Ma la coperta è corta

I giallorossi deludono in Europa League perdendo la sfida contro il modesto Elfsborg: ma oltre il risultato sono diversi gli aspetti a preoccupare, l’analisi

Ivan Juric, a fine gara, ha voluto difendere ad ogni costo la squadra. Forse spingendosi anche troppo oltre. Perché le parole, si sa, hanno un peso e parlare di “passi avanti impressionanti fatti nel gioco” probabilmente è stato un po’ troppo. Vero, sul finale di gara la Roma avrebbe potuto anche pareggiare (Pellegrini ha preso un palo) ma ciò non cancella quanto di brutto messo in mostra per il resto della partita, specialmente fino ai cambi sostanzialmente. Svilar è stato ancora tra i migliori in campo e le scelte di formazione, votate ad un turnover massiccio, non hanno pagato, anzi.

Di fatto ad oggi questa squadra non è pronta per supportare così tanti cambi tutti insieme. Semplicemente perché mancano le alternative all’altezza. Specie in attacco, dove Dovbyk può già considerarsi insostituibile e Soulé si sta rivelando ancora troppo acerbo per la piazza. Ma anche in difesa dove Juric continua a sperimentare senza tuttavia venirne a capo. Oltre alle parole sopracitate c’è anche un passaggio che è stato a nostro avviso significativo ed è quello che riguarda la composizione della rosa della squadra definita “di qualità”. Ma è davvero così?

Juric: “Pensare a cosa manca alla rosa è controproducente”

Elfsborg Roma – (RomaForever.it)

Intendiamoci. Con il calciomercato, lo abbiamo sempre detto, sono stati messi dentro calciatori importanti, forti e funzionali. Il problema, semmai, è stata la gestione delle priorità. In estate, dal canto nostro, abbiamo sposato la causa perorata da molti opinionisti circa la necessità, quasi un obbligo, di investire sui terzini cosa che però, purtroppo, non è stata fatta. Celik e Angelino, due che lo scorso anno peraltro si giocavano il posto da titolare, sono stati promossi a prime scelte (e specie sul primo ci sarebbe da discuterne) ad oggi non hanno alcuna alternativa di fatto. 

E se Juric decide perfino di schierarli a turno nei tre dietro la questione si complica ulteriormente. Saud, per ora, non è all’altezza di questa dimensione e qualsiasi altra alternativa appare più che forzata. “Pensare a cosa manca nella rosa è controproducente”, ha dichiarato l’allenatore ieri sera dopo la sconfitta contro l’Elfsborg. “Io ho una rosa che ha qualità e devo tirarne fuori il meglio. Sono molto soddisfatto di tantissime cose”, ha aggiunto il tecnico giallorosso. La coperta però, specie in alcuni ruoli, è davvero molto corta.

Le criticità principali

Detto del centravanti e dei giocatori di fascia, anche sulla trequarti le cose non vanno come sperato. Il duo Soulé-Baldanzi non ha infatti girato al meglio e la discussione torna sempre lì: questa Roma può permettersi di giocare senza Dybala? A nostro avviso no. C’è poi anche il capitolo dei centrali difensivi: possibile che Hummels non potesse giocare nemmeno un minuto contro i modesti avversari di ieri sera? Chiaramente dobbiamo fidarci del mister che lo vede in allenamento ma se la soluzione deve essere l’adattamento di Celik qualche perplessità resta.

Luca Mugnaioli
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Luca Mugnaioli