Poteva essere l’affare dell’estate, che probabilmente avrebbe fatto contenti tutti. Tutti, tranne i tifosi? Chissà. La vicenda Dybala, comunque la si voglia guardare, è stata uno dei temi centrali dell’intero calciomercato estivo. Inizialmente per le cifre che la trattativa stava generando, poi per la clamorosa decisione dell’attaccante argentino di tornare sui suoi passi dicendo ‘no’ alla pioggia di milioni degli sceicchi. Una scelta d’amore che ha fatto il giro del mondo e che, forse, ha spezzato l’incantesimo creatosi negli ultimi anni proprio attorno agli Emirati. Su cosa però sia realmente accaduto tra club, agenti vari e giocatore in quei frenetici giorni di Ferragosto non c’è stato ancora modo di sapere tutta la verità.
O meglio. Si sono fatte ricostruzioni, sono emersi dei retroscena ma, alla fine, ognuna delle parti in causa ha portato avanti una diversa versione dei fatti. La cosa più importante per i tifosi è stata che alla fine Dybala sia rimasto: anche perché, vedendo queste prime giornate di campionato, pensare di non averlo avuto a disposizione fa un po’ rabbrividire. Ad ogni modo in queste ore proprio sulla vicenda che ha riguardato da vicino la Joya è intervenuto Florent Ghisolfi, Direttore dell’Area Tecnica della Roma, che per la prima volta è apparso ufficialmente in pubblico rilasciando alcune importanti dichiarazioni. Anche sull’argentino.
Si parte da un concetto dirimente. Ovvero: chi è stato a portare l’offerta araba al calciatore? Secondo alcuni sarebbe stata la Roma a mettere sul piatto la maxi offerta degli sceicchi per convincerlo a partire. Il motivo, se questa versione fosse vera, sarebbe facilmente intuibile: tagliare l’ingaggio pesantissimo di un calciatore non sempre presente in campo causa infortuni vari e che ha superato la trentina. Per altri invece sarebbe stato piuttosto l’entourage dell’attaccante a far giungere l’offerta prima al proprio assistito e poi di rimbalzo al club. Di fatto, in entrambi i casi, non è un mistero di come la società non si sia mai opposta alla possibile operazione. Tant’è che alla fine è stato Dybala a rinunciare, non il contrario.
Ad ogni modo, seppur a distanza di settimane, è interessante apprendere la versione ufficiale della società nelle parole di uno dei suoi Dirigenti, anzi per ora dell’unico rimasto nell’organigramma. Ghisolfi ha quindi spiegato:
“Non siamo stati noi a trovargli il club arabo, non abbiamo voluto mandarlo via noi. Essendo pragmatici siamo stati costretti a prendere in considerazione la sua volontà di partire”
Punto primo. Il Dirigente poi prosegue, come riporta il Corriere dello Sport:
“Da un lato avevamo quindi l’opzione di essere pronti a sostituirlo, dall’altro invece il lato positivo di continuare ad avere un top player in rosa. E’ stata una situazione normale, come in tutti i mercati”
Secondo punto: la sua scelta di restare e il rinnovo del contratto, anche in merito alla presunta richiesta di non farlo giocare “troppo” evitando il prolungamento automatico. Ghisolfi spiega:
“Paulo ha scelto con il cuore di restare. Ma non abbiamo mai chiesto agli allenatori di farlo giocare meno per la questione rinnovo”.
Al di là di questa clausola, comunque, si è sempre parlato nei mesi scorsi di un possibile nuovo contratto per il calciatore, magari per spalmare su più anni l’ingaggio. Ma su questo il Dirigente ha precisato di come in corso “non ci sia alcun contatto, né discussione per rinnovare“. Quindi la chiosa: “Ora deve solo pensare a giocare, che rimanga concentrato soltanto sul campo“.