Pisilli alla Roma - (RomaForever.it)
Dall’arrivo in prima squadra in punta di piedi, al gol contro il Venezia. E chissà, a breve, la chiamata con la Nazionale. Da Mourinho che lo scoprì a De Rossi che ha voluto non solo portarlo il ritiro quest’estate ma anche facendo in modo di non farlo partire nonostante le tante offerte giunte a Trigoria. Il resto è storia recente: dopo DDR anche Juric è rimasto colpito dalle qualità del giovane centrocampista romano tanto da non fargli saltare nemmeno una delle tre partite fin qui dirette dalla panchina.
Insomma, Pisilli si sta prendendo pian piano questa Roma e non è da escludere che anche giovedì possa partire titolare in Europa League. In società, allora, qualcuno sta iniziando seriamente a “farsi due conti” ragionando sul futuro di questo ragazzo che, partendo dalle retrovie, ha scalzato la concorrenza di compagni ben più blasonati. Rimescolando le carte in tavola e soprattutto ridisegnando gerarchie che sembravano già scritte.
Vent’anni appena, una lunga trafila in tutte le selezioni giovanili giallorosse, e la sensazione, comune ai più, che la società abbia tra le mani l’ennesimo gioiellino cresciuto in casa pronto ad esplodere definitivamente da un momento all’altro. E, considerando i tanti errori commessi in passato con i ragazzi del vivaio, la Roma sta pensando seriamente di blindare il centrocampista. Per non rischiare di avere rimpianti in futuro.
Ad oggi infatti il suo, comprensibilmente, è uno degli stipendi più bassi della rosa considerando che il calciatore guadagna all’incirca 70 mila euro*. Scadenza 2026. Non è un mistero tuttavia che l’intenzione del club fosse quella di mandarlo a giocare per fare esperienza e magari accrescere il suo valore; De Rossi però, come detto, si è imposto per mantenerlo a Roma e alla prima occasione lo ha spedito in campo. Dopodiché nemmeno l’avvicendamento in panchina ha scalfito la posizione del centrocampista nelle rotazioni della squadra.
Notizia di poco fa allora, rilanciata da Calciomercato.com, la Roma sarebbe intenzionata a proporre un rinnovo di contratto al calciatore. Secondo le prime cifre trapelate si parla di un ingaggio raddoppiato con prolungamento fino al 2029. Dunque tre anni in più rispetto all’attuale scadenza. Al momento però le parti starebbero lavorando e, in questo senso, non ci sarebbe in vista una firma imminente, anche perché la società è ancora alle prese con la sistemazione del nuovo organigramma dopo le dimissioni della CEO Lina Souloukou. In ogni caso si tratta di un primo, importante segnale da parte della società che non vuole rischiare di perdere un potenziale crack che sta crescendo nel giardino di casa.
*Fonte: Calcio e Finanza