Francesco Totti, se potesse, tornerebbe a giocare anche oggi. In molti hanno azzardato ad affermare che sarebbe meglio di tanti professionisti attuali. Paragoni che vanno presi con le pinze, la condizione atletica odierna è particolare: i ritmi del calcio internazionale sono molto elevati, ma sul piano tecnico Totti non si discute. Il piede è quello di sempre.
Per capirlo non serve andare tanto lontano: basta tornare indietro di 10 anni, la partita è Manchester City-Roma. La cornice quella dell’Etihad Stadium. Un panorama suggestivo per un match coinvolgente. La Roma di Rudi Garcia stava macinando punti e risultati anche in Europa. L’Europa che conta ha visto il Manchester City come principale avversario dei giallorossi: nell’arco dei 90 minuti le due squadre si equivalgono, ma a sbloccare gli equilibri è un altro campione.
Aguero, giocatore iconico che ha lasciato anch’egli grandi prodezze. Costretto a ritirarsi di recente, un passato non ancora così remoto, a causa di un problema cardiaco. Il cuore di Totti, invece, ancora funziona bene: all’epoca fece battere anche quello di tanti altri tifosi. Il City va in vantaggio. La Roma aspetta con pazienza in attesa del colpo vincente.
Lo trova, neanche a dirlo, Francesco Totti: il quale taglia bene il campo dopo un ottimo suggerimento che lo mette in condizione di essere a tu per tu con il portiere dei Citizens. Il campione non tira, aspetta il momento giusto e in maniera glaciale confeziona uno ‘scavino’ in grado di entrare negli annali.
Un cucchiaio in Champions League a sottolineare che il suo talento non era ancora morto e non morirà mai. Tre anni più tardi il capitano giallorosso si sarebbe ritirato per sopraggiunti limiti di età, ma nel frattempo lascia una prodezza incredibile. A futura memoria, in grado di far parlare e strabuzzare gli occhi degli appassionati anche dopo una decade.