Mile Svilar è al centro del progetto giallorosso. Il portiere si è conquistato la fiducia di De Rossi che gli ha cambiato la carriera, ora con Juric vive di rendita ma non si culla sugli allori. Serve tempo e pazienza nella stagione della Roma: l’ennesimo campionato da ricostruire dopo l’esonero di DDR. In mezzo a tanta incertezza c’è qualche colonna a cui appoggiarsi.
Una di queste è proprio il portiere belga. L’estremo difensore, in queste prime giornate di campionato, è addirittura migliorato rispetto agli standard dello scorso anno. Para tutto Mile Svilar: la Roma ha subìto alcuni gol pesanti, ma potrebbero essere stati molti di più. Le statistiche parlano chiaro: il portiere giallorosso ha parato l’86% delle occasioni costruite dagli avversari.
I gol sarebbero potuti essere tra 8 e 10. La Roma, invece, ne ha subiti soltanto 4. Il merito è tutto della ‘saracinesca’ romanista. Prestazioni del genere si pagano, infatti Svilar aspetta il rinnovo. Se non dovesse arrivare una proposta più che congrua, la concorrenza al giocatore sarebbe spietata. I suoi sono numeri da Champions League e le sirene dall’estero non mancano: già in estate la Roma ha rifiutato alcune offerte dalla Premier per tenerlo.
Una permanenza che il portiere accetta volentieri, ma il suo salario dovrà essere modificato. I rapporti con la società sono ottimi. L’esonero di De Rossi ha cambiato i piani, ma del rinnovo del portiere si tornerà a discutere presto. Intanto Svilar – che a DDR è sempre grato – inanella prestazioni importanti partita dopo partita.
L’obiettivo è far capire a tutti che il talento non aspetta. La sua pazienza oggi c’è, ma ha un limite. Se le sirene di mercato continueranno a squillare, Svilar dovrà decidere che strada prendere. A non fargli avere la voglia di partire deve pensarci la Roma, e per questo esiste soltanto un metodo valido. I Friedkin lo sanno e stanno lavorando per metterlo in pratica.