All’indomani della vittoria arrivata nel match contro il Venezia è tempo di riflessioni in casa Roma. Il bicchiere è mezzo pieno e mezzo vuoto: “pieno” per i risultati arrivati sotto la gestione Juric, “vuoto” per alcune lacune che vanno evidentemente colmate e pure alla svelta. Intendiamoci. Al nuovo tecnico non si può imputare nulla o quasi considerando che è arrivato da poco più di dieci giorni e il suo lo ha fatto. Decisamente. Proprio per questo il tecnico dovrà essere bravo a risolvere in fretta alcuni problemi che questa squadra ha mostrato.
L’analisi ve l’abbiamo fatta qui: dalla mancanza di alternative a Dybala, ai problemi sull’out di destra, ad una rosa costata sì tanto ma molto carente in alcuni ruoli. Del resto la vittoria di ieri in rimonta è stata frutto anche di due guizzi improvvisi, con una buona dose di fortuna, dopo 70′ minuti e più da dimenticare. Ringraziando un Venezia che, Svilar a parte, ha sprecato l’impossibile. A tenere banco è poi il caso di Soulé: che fine ha fatto il talento tanto ammirato a Frosinone? Di lui (ma non solo) ha parlato stamattina in radio il bomber Roberto Pruzzo.
Del resto l’argentino è stato uno dei colpi più cari del mercato estivo della Roma. Di conseguenza anche le aspettative verso di lui sono altrettanto elevate: fin qui però Soulé sembra essere diventato l’ombra di sé stesso, incapace di replicare anche solo in minima parte quanto fatto vedere lo scorso anno. “Quando fai un salto del genere ti porti dietro aspettative e difficoltà” – ha detto Pruzzo su di lui – “è evidente però che oggi lui non riesca a reggere il confronto con la piazza della Roma“. Lo ha detto anche Juric: “Il salto è stato grande, avrà le sue occasioni”.
Anche ieri però l’esterno – peraltro chiamato a sostituire proprio Dybala – la sua chance l’ha avuta ma non ha inciso. E anzi si è fatto anche male a fine gara (qui le ultime sulle sue condizioni). Ricordiamo che l’attaccante è stato pagato 25 milioni più bonus per strapparlo alla Juventus e c’è già chi a Torino si sta sfregando le mani convinto di aver fatto il vero affare. Cedendolo. Il nostro pensiero, invece, ve lo abbiamo ribadito: è ancora presto per dare giudizi sebbene – dobbiamo ammetterlo – noi tutti comunque ci immaginavamo un impatto diverso.
Insieme a Soulé, Pruzzo ha parlato anche di Enzo Le Fee accomunando i due calciatori per un motivo preciso. “Insieme sono costati 50 milioni (il francese 23, ndr) e ancora non capisco il motivo di questi soldi spesi“, ha detto Pruzzo. Attenzione però. Almeno per l’argentino l’ex Roma non contesta tanto il valore tecnico del calciatore (più volte lo ha elogiato, al netto delle difficoltà che sta incontrando) quanto piuttosto in merito all’utilità di investire tutti quei i soldi in un ruolo che comunque con Dybala e gli altri era abbastanza coperto.
Sempre secondo il bomber infatti le priorità sarebbe dovute essere altre: come il famoso terzino destro ad esempio, di cui la Roma è ancora sprovvista, sia quale valore della prima scelta che come sostituti. Di Le Fee, invece, ad oggi è impossibile dare un giudizio considerando che praticamente non ha mai giocato. Non solo. Con l’esplosione di Pisilli, ma anche con l’arrivo di Koné, la sua collocazione in campo è tutta da scoprire. Giudizi anche in questo caso rinviati dunque: presto però quella voce nel bilancio dovrà trovare necessariamente corrispondenze anche in campo.