Roma-Venezia, Pisilli dà lezioni di romanismo: il cuore (e il talento) oltre l’ostacolo

Roma-Venezia vede un avvio di gara in salita per i giallorossi, ma Pisilli e Cristante fanno ancora sperare in un futuro migliore

Andrea Desideri -
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Niccolò Pisilli
Niccolò Pisilli segna il suo primo gol in Serie A (RomaForever.it)

Roma-Venezia nel segno di Niccolò Pisilli. Il centrocampista giallorosso segna il gol decisivo e tira fuori un esultanza d’altri tempi: dentro c’è tutta la gioia di un romano e romanista che segna e dà speranza a un popolo. Quello che forse è mancato in questi mesi: la voglia di crederci. Il tifo non è mai assente, ma tra contestazioni (lecite) e fischi molti hanno dimenticato cosa muove il mondo.

La capacità di sostenere e sostenersi. La Roma sta vivendo un periodo, forse l’ennesimo, di transizione. Una stagione in cui – ancora una volta – si deve ricominciare da capo: riavvolgere il nastro significa (anche) ritrovare dei riferimenti. Personalità in grado di trascinare la squadra anche quando sembra tutto perduto. Questo era De Rossi, ma è stato allontanato.

Roma-Venezia nel segno di Pisilli

L’ultimo baluardo che dimostrava quanto il vento – citando una sua celebre frase – potesse soffiare ancora. Oggi a tenere in alto un vessillo, a Roma, c’è solo la sua gente. E tra questi spicca Niccolò Pisilli: uno di quelli che ha saputo aspettare il suo momento. Spedito nella mischia con Mourinho, sbocciato parzialmente con De Rossi.

Roma Niccolò Pisilli
Il centrocampista giallorosso esalta i tifosi (RomaForever.it)

Un diamante grezzo tutto da coltivare che, in un giorno come questo, dà il contributo più necessario. Quello che coincide con il gol della speranza. Proprio un romanista, con quei suoi modi genuini e privi di orpelli, dimostra che tutto – in una stagione partita male e sviluppata peggio – è ancora possibile. Tutti sono ancora in grado di rimettere insieme i pezzi e indirizzare la rotta nella direzione giusta.

Il gol della speranza

Quella in cui comanda il cuore, seguito dalla voglia, oltre l’ostacolo. La Roma si sostiene in maniera ostinata, anche grazie a chi non molla. Non a caso il pareggio è stato segnato da Cristante. Un altro giallorosso che è stato spesso bersagliato e, oggi, mette un altro tassello. Io sono qui, sembra voler dire. Post gara ci sono tutti, per un abbraccio collettivo tra loro e il tifo che è ancora stentato.

Qualcosa però comincia a riaprirsi. La Roma (così come la sua gente) è ferita, ma non è morta. Le gesta di Pisilli dimostrano che un futuro di sogni è ancora a portata di mano. Basta soltanto andarselo a prendere.