L’infortunio di Paulo Dybala ha costretto Ivan Juric a effettuare un cambio già all’intervallo del match di giovedì scorso contro l’Athletic Bilbao. Al posto del talento di Laguna Larga è entrato il giovane connazionale Matias Soulé, che però non è riuscito a dare una svolta alla gara né tantomeno al suo inizio di stagione.
In queste prime uscite stagionali, infatti, il 21enne prelevato in estate dalla Juventus ha fatto un po’ fatica a inserirsi. Non è facile passare in pochissimo tempo dal ruolo di giovane stella di una squadra che lotta per salvarsi a elemento su cui un’importante piazza come quella di Roma ha tante aspettative.
Qualche giorno fa Ivan Juric ha rassicurato l’ambiente, dicendosi certo che presto arriverà il momento del gioiello di Mar del Plata: “Sta crescendo“, le parole del tecnico croato, che vuole proteggere il giocatore dai primi mormorii che si avvertono nell’ambiente giallorosso. Data l’assenza di Dybala contro il Venezia di Di Francesco – che lo scorso anno a Frosinone ha saputo far rendere al meglio Soulé – è probabile che l’ex allenatore del Torino decida di schierare l’ex Juve dal primo minuto.
Soulé e Baldanzi dovrebbero infatti agire sulla trequarti cercando di dare più rifornimenti possibili all’unica punta Artem Dovbyk. La tifoseria romanista spera davvero che quella contro i lagunari possa essere la partita della svolta per quello che è senza dubbio uno degli acquisti più importanti dell’ultimo calciomercato.
Se lo augura anche il giornalista Paolo Marcacci, che nell’intervento di stamane a Radio Radio Mattino ha consigliato a Soulé di giocare normalmente senza rimanere schiavo del suo ‘prezzo’. Marcacci, infatti, sottolinea che mentre per qualcuno il valore del cartellino è un volano in termini prestazionali per altri è un peso da cui è difficile liberarsi.
Il giornalista e scrittore 52enne, tifoso della Roma, crede invece che Soulé non debba strafare: “Col Bilbao mi era piaciuto di più rispetto alle altre partite – dice Marcacci a Radio Radio Mattino – Ma poi è tornato a incartarsi nella seconda parte“. Sempre Marcacci crede inoltre che la piazza debba avere pazienza anche con Hermoso: “Qualche criticità c’è – le sue parole – ma sono solo un paio di episodi negativi“.