Angelo Di Livio ai microfoni di Retesport ha commentato la prima partita stagionale della Roma in Europa League e la prima di Juric in carriera.
Il neo tecnico giallorosso, che ha preso il posto di Daniele De Rossi, non è riuscito ad andare oltre l’1-1 in casa. Ottima prestazione nel primo tempo e anche all’inizio del secondo ma poi la squadra si è abbassata, rischiando fino a subire il gol su palla inattiva.
Riguardo le scelte di formazione e i cambi, ci sono state diverse considerazioni tra cui quella dell’ex centrocampista che ha esordito in Serie A con la maglia della Roma ma che ha trovato l’apice della sua carriera alla Juventus prima e alla Fiorentina poi.
“La Roma, tatticamente, ha fatto una buona partita concedendo poco a un avversario importante. Ieri Celik ha dato dei segnali importanti: ha giocato una gara equilibrata aggiungendo qualcosa anche in fase offensiva”, ha iniziato così la sua analisi.
Riguardo Soulè che è entrato nella ripresa facendo staffetta con Dybala ha commentato: “Ieri mi è piaciuto, anche se avrebbe potuto segnare un gol, ha cercato la posizione vicino a Dovbyk, giocando più vicino all’attaccante”.
Poi ha analizzato gli altri giocatori, responsabilizzandone anche alcuni per il gol subito: “Koné e Cristante hanno fatto un lavoro pazzesco a centrocampo ripulendo tanti palloni. Mancini non avrebbe dovuto commettere il fallo che ha procurato la punizione che ha portato al gol. Nella rete dell’Athletic Bilbao, Hermoso, Angelino, Cristante e Mancini hanno delle responsabilità”.
Ha ammesso, inoltre, che Angelino è diventato imprescindibile per Juric, che i cambi sulla carta sono stati giusti ma che Paredes “Non può giocare a 2: è più un vertice basso in un centrocampo a 3.”
Infine su Dybala ha bacchettato Juric: “Non può giocare 2 partite consecutive: va gestito in maniera diversa.“