Francesco Totti compie 48 anni e in molti si fermano a rivedere le azioni migliori, per sottolineare una volta di più come il numero 10 per antonomasia nel calcio moderno abbia dato lezioni attraverso tocchi magici e apparentemente senza tempo. L’ex attaccante, però, non ha solo fatto la differenza in mezzo al campo. Ha messo a tacere chiunque anche fuori. Di recente l’ex calciatore è tornato a parlare di come combattere l’odio online, in relazione agli insulti ricevuti dal figlio, che attualmente gioca all’Olbia e non è ben visto dai tifosi a causa di qualche chilo di troppo.
I social non c’erano quando – inizialmente – a giocare era Totti Senior. L’ex Capitano della Roma, però, gli insulti e le prese in giro le riceveva lo stesso. Anche in maniera pesante. Non potendo appellarsi ai chili di troppo, perchè l’ex calciatore seguiva una dieta ferrea, attaccavano la qualità in cui apparentemente era più fragile.
Il linguaggio. A causa di qualche scivolone pubblico, Totti – nel corso della propria carriera – ha mostrato grande qualità con i piedi e qualcosa in meno con la lingua. L’arte della retorica non è mai stata il suo forte, ma nessuno gli ha mai chiesto di scrivere poesie. Faceva la differenza in campo e con i suoi gol metteva d’accordo tutti, o quasi.
Gli haters, che all’epoca non avevano una tastiera ma si esponevano live e agli angoli delle strade, ripetevano gli errori che il Capitano per antonomasia faceva. Quasi a voler restituire una parodia perenne: c’era anche un comico che lo imitava agli inizi del 2001. La trasmissione si chiamava “Convention”. Insomma Totti e le sue gaffe diventano un caso.
Allora l’ex Capitano, per spegnere tutta questa tensione e questo clima di scherno mascherato da ironia, pubblica “Le barzellette di Totti”. Due libri con una serie di barzellette iconiche basate sulle gaffe di Totti. In totale vendettero 500.000 copie. Il ricavato andò interamente in beneficienza.
La paternità di questa idea vincente fu di Maurizio Costanzo, il quale – successivamente – è entrato anche a far parte della Roma. Totti – a oggi – è il primo che ha combattuto l’odio di massa con la forza dell’ironia. Lezione da insegnare non soltanto al figlio Cristian, per un esempio che prosegue anche fuori dal campo.