I colpi di scena in casa Roma potrebbero non essersi conclusi con le dimissioni di Lina Souloukou. Secondo una indiscrezione riportata nell’edizione odierna della Gazzetta dello Sport, anche la situazione di Florent Ghisolfi sarebbe piuttosto precaria.
Perchè Ghisolfi potrebbe lasciare
Dopo l’esonero di Daniele De Rossi che ha avuto l’effetto di un “terremoto” che ha sconvolto l’ambiente giallorosso, le “scosse di assestamento” sembrano non placarsi, coinvolgendo anche il responsabile dell’area tecnica, il francese Ghisolfi.
Ghisolfi ha firmato con la Roma un contratto triennale, anche se la sua figura è rimasta praticamente invisibile all’interno della società giallorossa. In pratica non è mai stato presentato alla stampa, una decisione bizzarra sulla quale aleggia una sorta di mistero.
Insieme alla manager greca, Ghisolfi era stato ingaggiato per sviluppare il piano triennale della proprietà statunitense, che prevedeva proprio la conduzione tecnica di De Rossi. Ma tra “capitano Futuro” e la dirigente greca i rapporti sono sempre stati molto tesi.
Di certo, Ghisolfi era funzionale alla linea direzionale della Souloukou, resta quindi da capire cosa accadrà a livello dirigenziale e se la proprietà deciderà di fare tabula rasa e iniziare da zero sacrificando anche l’attuale responsabile dell’area tecnica. I Friedkin, per adesso, tacciono, ma è chiaro che a breve dovranno essere sciolte tutte le incognite legate al nome del futuro ceo.
I possibili sostituti della Souloukou
L’addio alla Souloukou ha aperto la strada a nuove ipotesi dal punto di vista dirigenziale che coinvolgerebbero figure di spicco del mondo del calcio, fra i quali anche Umberto Gandini (già ex dirigente della Roma) e l’ex fuoriclasse polacco, Zbigniew Boniek. Fra i papabili anche Giampaolo Montali che fu dirigente della società giallorossa sotto la guida di Rosella Sensi.