La decisione della Roma di mandare via Daniele De Rossi dopo sole quattro giornate di campionato non è affatto piaciuta alla tifoseria giallorossa (e non solo). Molti ex romanisti, giornalisti, opinionisti hanno espresso stupore e contrarietà alla notizia dell’esonero di DDR, che ha pagato l’inizio complicato della sua squadra (solo 3 punti nelle prime 4 gare). L’aspetto che ha suscitato più perplessità è l’incoerenza tra il contratto triennale siglato con il tecnico lo scorso giugno e la cacciata dopo appena un mese dall’inizio della stagione.
Sta di fatto che ormai l’esperienza di De Rossi come allenatore della Roma è già in archivio. E’ già partita l’era Ivan Juric, chiamato a sostituire l’allenatore romano: il tecnico croato ha tra le mani un compito tutt’altro che semplice, ma la sua tenacia è senza dubbio un aspetto a cui la Roma proverà ad affidarsi.
Ma come sono andate le cose negli anni passati quando il club giallorosso ha deciso di cambiare in corsa il proprio allenatore? Dando uno sguardo all’ultimo ventennio, in realtà, le cose non sono andate poi così male. Anzi, il bilancio complessivo è piuttosto positivo. Superata la terribile stagione 2004-2005, con cinque allenatori che si sono succeduti sulla panchina giallorossa (Prandelli, Voeller, Sella, Delneri e Bruno Conti), nei 20 anni successivi la Roma è sempre andata meglio quando ha optato per il cambio in panchina.
In molti ricorderanno cosa accadde nella stagione 2009-2010, quando Spalletti decise di rassegnare le dimissioni dopo due ko: al suo posto arrivò Claudio Ranieri, che divenne protagonista di uno strepitoso tentativo di rimonta sull’Inter di Mourinho (che poi vinse il Triplete). I giallorossi chiusero al secondo posto a soli 2 punti dai nerazzurri a causa della fatale sconfitta interna contro la Sampdoria.
L’anno dopo fu Vincenzo Montella a prendere il posto di Claudio Ranieri con la squadra ottava in classifica: sotto la guida dell’Aeroplanino le cose andarono un po’ meglio e i giallorossi riuscirono a chiudere il campionato al sesto posto. Fece praticamente lo stesso Andreazzoli nel 2012-2013, quando arrivò al posto di Zeman: la squadra passò dall’ottavo al sesto posto.
Nel 2015-2016 la Roma mandò via Garcia e richiamò Spalletti: scelta azzeccata, dato che la squadra salì dal quinto al terzo posto con una media di 2,42 punti con il tecnico toscano. Nel 2018-2019 Ranieri perse una posizione rispetto a Di Francesco (da quinto a sesto) ma con una media punti superiore.
Infine si arriva allo scorso anno, quando a gennaio la Roma decise di esonerare Mourinho e affidarsi a Daniele De Rossi: la squadra, nona al momento della separazione con lo Special One, ha terminato il campionato al sesto posto viaggiando a 1,88 punti a partita contro 1,45 del portoghese.