Dopo una settimana di “passione” per i tifosi giallorossi, si avvicina l’appuntamento la sfida Roma-Udinese, in programma domenica 22 settembre alle ore 18 allo Stadio Olimpico.
Conferenza stampa, le parole del tecnico croato
Juric si è presentato alla stampa e ai tifosi giallorossi.nella conferenza stampa che si è svolta nel pomeriggio, attorno alle ore 15 di oggi.
Aggressività è stata la parola d’ordine della conferenza stampa che si è appena conclusa a Trigoria, in cui Juric ha presentato la sfida contro l’Udinese ma ha anche illustrato quale sarà il suo progetto tattico.
Nel solco di quanto già visto lo scorso anno, anche la Roma di Juric sarà votata all’attacco con una difesa a tre. “Nella prima fase di De Rossi a Roma, la squadra ha mostrato il suo volto aggressivo – ha commentato Juric ai microfoni dei cronisti – per me occorre riprendere questo discorso. Ma per me quello che conta di più è la posizione. A Torino c’erano giocatori non adatti inizialmente a svolgere un ruolo più offensivo, ma l’intelligenza e la capacità di adattarsi, mi ha consentito di giocare con un pressing molto alto”.
Juric e l’approccio con la nuova proprietà
Sul contratto breve siglato con la Roma, Juric non si è detto affatto sorpreso: “Per me ogni occasione è importante. Lavoro da 14 anni tra serie C e serie A. La Roma è la squadra più grande che ho allenato. Ho accettato perchè è una grandissima occasione, dovrò dimostrare di essere capace di allenare anche una squadra così forte”.
In conferenza stampa, Juric ha anche parlato del colloquio avuto con la società al momento della firma del contratto. “La proprietà è stata chiara e diretta, sta facendo dei cambiamenti di politica allestendo una rosa più giovane. C’è un buon mix tra esperienza e gioventù nella rosa. Mi hanno chiesto risultati e sviluppo dei giocatori più giovani. L’obiettivo della Roma resta quello di entrare in Champione e rimanerci per tanti anni”.
Sulle prime quattro gare disputate dalla Roma, Juric ha dichiarato di aver visto cose buone alternate ad altre meno buone. “Bisogna migliorare questi aspetti – ha commentato il tecnico croato – ma non è tutto da buttare, De Rossi ha fatto un grande lavoro di organizzazione e disciplina. La squadra è a un buonissimo livello dal punto di vista fisico. Vorrei introdurre nuove cose che ho fatto in passato.e sarà questo il mio compito”.
Il motivo dell’esonero di De Rossi? Per Juric è stato solo una questione legata ai risultati. “La squadra ha dato tutto a Daniele, io non ho percepito problemi all’interno del gruppo. E’ successo anche a me a Genova. Noi allenatori siamo legati ai risultati”.
Sulla collocazione di Dybala, Juric sembra avere le idee chiare. “Conosciamo le sue qualità, lui è in grado anche di garantire una buona copertura difensiva. Vorrei farlo giocare a destra, ma lui sa fare le due fasi benissimo. Il lavoro difensivo sa farlo con molta attenzione. In attacco è un giocatore di grandissima qualità”.
Le domande sulla coesistenza tra Soulè e Dybala e sulla situazione Zalewski
Sulla possibile coesistenza tra Soulè e Dybala in attacco con Dovbyk di punta, Juric ha risposto in modo telegrafico e senza troppi giri di parole: “Per me possono giocare insieme, penso che Dybala prima non ha giocato per le note vicende di mercato. Possono giocare insieme senza problemi”.
L’ultima domanda ha riguardato la gestione del caso Zalewski. “La cosa si stra risolvendo nel modo giusto – ha assicurato il tecnico croato – a me piace questo giocatore, si è allenato in settimana e sarà disponibile. Potrà essere una pedina importante nel corso della stagione”.