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De Rossi-Juric, i Friedkin non parleranno: arriva la conferma ufficiale

La proprietà, almeno per adesso, non commenterà l’esonero di De Rossi così come la successiva scelta di prendere Juric al suo posto. Il motivo

I Friedkin, ancora una volta, scelgono la strada del silenzio. Almeno per il momento. Del resto la gestione societaria della proprietà americana è questa, piaccia o non piaccia. Eppure di cose da dire, almeno stavolta, ce ne sarebbero state eccome. Cosa è successo (realmente) con De Rossi? Chi ha deciso il suo esonero? Come si è arrivati a Juric? Insomma, le domande che affollano la mente dei tifosi sono tantissime ma quasi sicuramente resteranno senza risposta. Intanto per domenica, per una delle prime volte da quando sono arrivati nella Capitale, i Friedkin non vedranno l’Olimpico al completo per la partita contro l’Udinese.

L’iniziativa di aprire anche il settore distinti nord ovest (normalmente riservata alla tifoseria ospite) non sta pagando e c’è inoltre già chi in curva sud sta rimettendo in vendita il proprio tagliando. Chi andrà allo stadio, invece, lo farà per contestare. Alla proprietà americana viene chiesto di metterci la faccia e di spiegare, di fatto, come sia stato possibile passare da gennaio a settembre da Mourinho a Juric. Qual è il percorso che vuole intraprendere la società? Come detto però, anche questa volta, chi cercava risposte dirette rimarrà deluso. 

I Friedkin hanno lasciato Roma

Ryan Friedkin durante i festeggiamenti per la Conference League (RomaForever.it)

Notizia di poco fa infatti, Dan e Ryan hanno lasciato la Città Eterna. Così come erano arrivati, entrambi, a Trigoria all’improvviso, così se ne sono andati. Lasciandosi dietro una lunga scia di interrogativi che non possono essere messi a tacere soltanto nel nome di un impegno profuso sul mercato o della volontà decisa di realizzare lo stadio a chi oggi parla di ridimensionamento del progetto.

Il calcio è anche altro. E’ condivisione, tifo, attaccamento alla maglia, confronto con la gente. Chiaro, la Presidenza potrebbe parlare anche da oltreoceano – magari con un comunicato – ma è chiaro di come sia stata persa un’altra occasione. Intanto a Roma sono rimasti la CEO Lina Souloukou (che sembra aver avuto un ruolo di primo piano nella vicenda De Rossi) e il Direttore dell’Area Tecnica Florent Ghisolfi. Anche da loro però, per il momento, nessuna parola ufficiale su quanto sta accadendo attorno alla Roma.

Luca Mugnaioli
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Luca Mugnaioli