Mentre ancora dobbiamo riprenderci da quanto accaduto ieri – sono state 24 ore davvero di fuoco in casa Roma – la testa non può che andare necessariamente al weekend. Sì perché per i giallorossi domenica ci sarà una partita importantissima da giocare dove i tre punti dovranno essere praticamente obbligatori. Certo, considerando il trambusto successo ieri non sarà facile affrontare la partita e in tal senso il clima con cui Juric debutterà all’Olimpico non sarà dei più semplici. Ci sarà contestazione? Probabile. Del resto la ferita inferta dalla separazione così traumatica da una delle bandiere giallorosse – sebbene, c’è da dire, molti tifosi si erano schierati per l’esonero di DDR (non immaginandosi magari che piega avrebbero poi preso gli eventi) – è ancora troppo fresca.
Quale ricetta allora da consigliare al nuovo tecnico che ovviamente non ha colpe? Quella del lavoro ma soprattutto dei risultati sul campo. E’ inutile girarci attorno. L’ambiente rischia di diventare una polveriera e serve giocoforza invertire la rotta per evitare che la stagione finisca prima ancora di iniziare. Proviamo allora, per quanto possibile, a parlare di calcio giocato: il primo tassello da mettere a posto sarà quello delle scelte iniziali per affrontare l’Udinese. Si ripartirà da dove DDR aveva finito o si batteranno nuove strade? Ecco le prime indicazioni emerse da Trigoria.
Teoricamente, prima della bufera De Rossi, la sensazione comune era che De Rossi per la prossima partita avrebbe ricominciato da dove aveva finito contro il Genoa. Ovvero con il 3-5-2. Effettivamente se non fosse stato per quel pareggio praticamente a tempo scaduto i giallorossi la partita l’avrebbero pure portata a casa. Non solo. Specie nel primo tempo la squadra aveva interpretato meglio la gara rispetto alle uscite precedenti; di conseguenza, anche se questo avrebbe significato rinunciare almeno inizialmente a Soulé, si sarebbe ripartiti da lì. E adesso invece?
Secondo il Corriere dello Sport Ivan Juric tuttavia potrebbe mantenere sì la difesa a tre ma non con la linea mediana a cinque. Il modulo che l’ex Toro starebbe valutando è infatti il 3-4-2-1: dunque un ritorno in qualche modo al tridente sebbene non con gli esterni larghi (in virtù proprio della difficile coesistenza tra la Joya e Soulè?), piuttosto con due sottopunte dietro a Dovbyk. Da capire anche le condizioni di alcuni giocatori, su tutti Le Fee e Pellegrini, reduci da diverse noie fisiche.
Tirando le somme ecco le possibili scelte di Juric in vista del match in programma domenica pomeriggio allo Stadio Olimpico di Roma: