Daniele De Rossi non è più l’allenatore della Roma. La notizia è arrivata improvvisa pochi minuti fa e, è inutile girarci attorno, nessuno, ma proprio nessuno, se lo aspettava. Chiariamoci. Non che la posizione di DDR fosse saldissima ma comunque la sensazione generale è che avrebbe avuto comunque almeno altre due-tre partite di tempo per dimostrare di essere all’altezza della panchina giallorossa. E invece così non è stato. La società, in una nota diffusa praticamente pochissimi istanti fa, ha deciso di esonerare l’allenatore.
E adesso impazza freneticamente il toto tecnico. Non potrebbe essere altrimenti visto che domenica c’è subito una partita da giocare. Chi sarà infatti il nuovo allenatore giallorosso? Questa, al momento, la possibile gerarchia: Massimiliano Allegri, Sarri, oppure Stefano Pioli, anche se quest’ultimo viene dato molto vicino all’Arabia (ma il suo passaggio negli Emirati attenzione non è ancora ufficiale). Sullo sfondo ci sarebbe anche la suggestione Jurgen Klopp (così come quella Tuchel), altro allenatore al momento libero. C’è anche l’ex Torino Ivan Juric.
Considerando la rapidità con cui si è svolta l’intera vicenda l’ipotesi che filtra in questi minuti dall’ambiente giallorosso è che la società abbia pronto già il nome del sostituto di De Rossi. E ciò sarebbe anche logico visto, ripetiamo, le tempistiche con cui si è consumato il divorzio da DDR. Ecco perché, nuovamente, Max Allegri sembrerebbe il nome spendibile nell’immediato per tutta una serie di motivi. Ma, a questo punto, possiamo davvero attenderci di tutto.
Dopodiché ci sono da capire i motivi che hanno portato ad una separazione così fulminea dall’ex centrocampista giallorosso e sicuramente c’entra l’incontro avuto a Trigoria con i Friedkin nelle ultime ore. La presenza di Dan e Ryan contemporaneamente a Roma, del resto, qualche campanello d’allarme lo aveva lanciato; e forse proprio dall’ultimo colloquio avuto con il tecnico la Presidenza ha maturato questa decisione del tutto inaspettata. Ma ci sarà tutto il tempo per chiarire questo aspetto.
Da salvatore della patria a capro espiatorio. Totti lo aveva anticipato: “De Rossi rischia di fare la fine di Mourinho”. Detto, fatto. Sicuramente l’ex Capitano non voleva portare sfortuna all’amico-compagno sia dentro che fuori dal campo ma forse il Pupone, da esperto conoscitore del mondo romanista, aveva intuito quale direzione stessero prendendo gli eventi. DDR chiude così la sua avventura in giallorosso con appena tre punti conquistati in quattro partite a cui unire, chiaramente, lo spezzone di stagione dello scorso anno quando Daniele fu chiamato a sostituire proprio lo Special One.
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