Lukaku e Abraham rinascono lontano da Roma: perché qui gli attaccanti non brillano?

I due ex centravanti giallorossi ritrovano il gol e l’entusiasmo con Napoli e Milan. Dovbyk segna ma ancora non convince.

Melissa Landolina -
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Artem Dovbyk
LA GRINTA DI ARTEM DOVBYK ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )

Romelu Lukaku e Tammy Abraham: i due ex attaccanti giallorossi hanno esordito rispettivamente con le maglie del Napoli e del Milan rendendosi protagonisti di due prestazioni di alto livello. Entrambi hanno trascinato la loro squadra verso la vittoria, finendo nel tabellino dei marcatori.

Il centravanti inglese, a Roma, è stato reduce di un brutto infortunio al ginocchio sinistro che l’ha costretto ai box per gran parte della scorsa stagione mentre Lukaku, nonostante la titolarità e i 13 gol realizzati, non ha dato l’impressione di essere al livello delle prestazioni che ricordiamo aver avuto con la maglia dell’Inter.

In questa loro prima giornata di campionato nella nuova stagione, lontano da Roma, hanno dimostrato di nuovo il loro valore: Abraham nel poker contro il Venezia ci ha messo lo zampino in quasi tutte le azioni deviando il gol di Fofana, procurandosi il rigore trasformato da Pulisic e realizzando quello successivo. Rincorre tutti, aiuta la squadra e dimostra un gran feeling con i suoi compagni.

Il belga a Napoli sembra essere tornato il Big Rom dei tempi d’oro, sarà stato il ritrovato Conte in panchina o l’entusiasmo di una nuova esperienza ma anche nel poker degli azzurri vediamo l’ex giallorosso protagonista e trascinatore assoluto con due assist e un gol.

Perché a Roma gli attaccanti non brillano?

Tammy Abraham
TAMMY ABRAHAM PENSIEROSO ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )

Ma perché gli attaccanti a Roma faticano a brillare? L’ultimo centravanti che il popolo di Roma ancora elogia è stato Edin Dzeko, ma ricordiamo bene quanto tempo ci abbia messo ad ambientarsi e quante critiche abbia ricevuto per i suoi errori sottoporta e anche agli sgoccioli della sua esperienza in giallorosso era tornato a non brillare più di luce propria per poi rinascere all’inter.

Anche Abraham e Lukaku, come abbiamo premesso pocanzi, non hanno convinto al 100% allenatori e tifoseria. Ora è la volta di Dovbyk che arriva nella Capitale con il fardello di essere il capocannoniere della Liga ma al momento ha impiegato quattro giornate per sbloccarsi con un gol che non è valso neanche la vittoria finale.

Tuttavia è ancora presto per giudicare il giocatore ucraino, resta il fatto che se altrove trascinano la squadra, nell’ambiente giallorosso faticano a imporre la propria personalità. Sarà una questione di gioco? Eppure gli allenatori sono cambiati nel corso degli anni, ma la conclusione resta la stessa…