De Rossi non è ancora pronto per una grande squadra?

La panchina del tecnico di Ostia inizia a scricchiolare: non può più fallire

Melissa Landolina -
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De Rossi
Daniele De Rossi (foto Fornelli – Keypress)

Non possiamo non aver notato ieri ai microfoni di Dazn, subito dopo il pareggio della Roma contro il Genoa, un Daniele De Rossi scuro in volto e particolarmente provato da un risultato cambiato a 30 secondi dal termine della gara.

Sicuramente, se il gol di De Winter non fosse arrivato, staremmo affrontando un post partita decisamente differente, elogiando la prima vittoria stagionale degli uomini di De Rossi, il primo gol di Dovbyk e un’intesa finalmente trovata tra il centravanti ucraino e Dybala.

Eppure non è andata così e la Roma si ritrova a fare i conti con un altro pareggio e soli tre punti in classifica su 12 che potenzialmente avrebbe potuto realizzare.

Ora De Rossi rischia grosso, probabilmente se avesse portato un altro nome sarebbe stato già preso di mira da una tifoseria scontenta e frustrata.

Si tratta di un allenatore giovane, con pochissima esperienza se non alla guida della Spal rivelatasi fallimentare con il suo esonero. Ha avuto la possibilità di guidare la squadra giallorossa probabilmente per la sua importanza storica agli occhi della tifoseria, perché dopo un esonero che ha fatto così tanto rumore come quello di Mourinho serviva qualcuno che mettesse a tacere una piazza e riportasse l’entusiasmo.

De Rossi ancora non è pronto per una grande squadra?

Dovbik-Dybala
PAULO DYBALA E ARTEM DOVBYK GUARDANO AVANTI ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )

Non basta però un Olimpico tutto esaurito ad ogni partita, ai Friedkin servono anche i risultati anche perché il mercato, seppure non sia stato il migliore della Serie A, è stato sicuramente quello più attivo con un bel ricambio generazionale e non è ammesso perdere in casa contro l’Empoli e non riuscire ancora a vincere una partita.

Troppi cambi di modulo ogni settimana: la squadra sembra ancora confusa e disorientata così come lo è De Rossi che probabilmente ha ottime idee ma fatica a metterle in pratica.

Che abbia ragione Totti e sia lui il parafulmine dei Friedkin? Non è chiaro se davvero ci siano dei segreti nascosti all’interno di Trigoria e se De Rossi per amore della Roma accetti di soprassedere pur di non perdere la possibilità di fare il mestiere che ama a casa sua. Certo è che settimana prossima si arriverà ad un crocevia determinante per il futuro del tecnico di Ostia con la quinta giornata di campionato, in casa contro l’Udinese, e la prima in Europa sempre in casa contro l’Atletico Bilbao.

Ci auguriamo che il vento inizi a soffiare a favore di questa Roma.