E’ stato lui, il giovane diciottenne elvetico, Alessandro Romano, l’uomo-partita del derby nella sfida vinta dalla Roma per 2-1. Nelle giovanili giallorosse dal 2022, Romano, oltre ad aver realizzato il gol del successo romanista, si è prodigato anche in interventi pregevoli che ne hanno messo in evidenza la visione di gioco e la personalità.
La scheda di Romano
Venne prelevato dalla Roma dal Winterthur FC. Nella passata stagione, sotto la guida del tecnico Federico Guidi, Romano ha collezionato 20 presenze in totale, segnando anche due reti con la maglia della Primavera. A differenza dello scorso anno, Alessandro Romano è oggi un titolarissimo della Primavera giallorossa, molto stimato da mister Gianluca Falsini, che ha deciso di schierarlo di fronte alla difesa, nel suo 4-3-2-1.
E lui lo ha ripagato a suon di prestazioni di alto livello. Contro Cremonese, Bologna e Lazio, è stato schierato nell’undici di partenza, solo contro il Cagliari, è partito dalla panchina, subentrando a gara in corso. In quel match però, ha dovuto dare spazio a Leandro Paredes, dal quale Romano ha già “rubacchiato” qualche segreto.
In tutte le gare in cui è stato impiegato, Romano ha messo in evidenza un’ottima proprietà di palleggio ma anche una discreta capacità di saper battere a rete, come ha dimostrato la rete decisiva realizzata nella sfida di ieri. Nonostante il sinistro sia il suo piede preferito, Romano ha dimostrato di saper gestire bene il pallone anche con il piede destro.
La Roma centra l’en plein vincendo la quarta partita di fila
C’è da scommettere che sarà ancora lui, anche nel prosieguo della stagione, il perno del centrocampo giallorosso. La Roma Primavera, anche grazie alle sue prestazioni, ha un ruolino di marcia da schiacciasassi con quattro successi in altrettante gare, che la proiettano in testa in solitaria nella classifica generale. I giallorossi hanno realizzato le due reti della vittoria, nella prima frazione. Al 2′ la squadra di Falsini è andata in vantaggio con Misitano, bissando il vantaggio al 19′ con Romano. Decisiva nel finale la parata di Marin, bravo a respingere una conclusione velenosa di Sulejman.