Il terremoto mediatico causato dal frettoloso ritorno di Dan Friedkin a Roma aveva alimentato le indiscrezioni su un imminente cambio della guardia sulla panchina giallorossa. In realtà, nulla di tutto ciò è balenato nella mente dei proprietari della Roma, anche se la panchina di De Rossi continua a rimanere in bilico e comunque appesa ai risultati che la sua squadra otterrà nelle prossime tre gare consecutive all’Olimpico contro Udinese, Venezia e Atletico Bilbao.
A dispetto di quanto si era paventato nella mattinata di ieri, la visita dei proprietari al Fulvio Bernardini non ha avuto nulla a che fare con il possibile addio del tecnico giallorosso. Il ritorno nella capitale di Dan e Ryan Friedkin è servito invece a ribadire la fiducia della proprietà nel lavoro svolto da De Rossi, anche se questo rinnovato atto di fede non sarà un assegno in bianco, ma avrà delle condizioni ben precise che dovranno essere rispettate da adesso in poi.
La proprietà si attende di vedere in campo una squadra solida e ben organizzata, in grado di inanellare successi e risalire la china in classifica dopo un avvio quasi scioccante con una media punti da zona retrocessione.
I proprietari della Roma hanno affrontato anche il caso spinoso del rinnovo contrattuale di Zalewski oltre alla querelle sul progetto nuovo stadio a Pietralata.
Secondo alcuni osservatori vicini alla Roma, addirittura, questo incontro sarebbe stato programmato da tempo e quindi l’arrivo dei Friedkin nella capitale non sarebbe affatto legato ai pessimi risultati della squadra e non è giunto per nulla inaspettato. Detto ciò, la panchina di De Rossi rimane traballante e la sua permanenza subordinata ai risultati che la Roma otterrà nelle prossime tre gare.