Qualche giorno nella Capitale. I Friedkin prendono un volo e scacciano le critiche. Le rimostranze principali di un ambiente stanco e sfiduciato vertono su una società lontana e assente. La piazza batte metaforicamente i pugni sul tavolo per chiedere qualcuno che metta la faccia dopo l’ennesima prestazione opaca di questo inizio campionato.
Genoa-Roma ha lasciato l’amaro in bocca a molti, il più deluso è Daniele De Rossi (espulso e ancora a zero vittorie dall’inizio della nuova stagione) che avrebbe preferito un altro tipo di prestazione. Se l’ago della bilancia deve trovarlo lui, a esporsi devono essere altri. I Friedkin hanno preso un volo per Roma proprio con l’obiettivo di capire, condividere e amministrare.
Scacciare i fantasmi del passato e, nel caso, prendere provvedimenti. De Rossi ha detto – anche nel recente passato – di non essere mai stato abbandonato dalla società. I rapporti con i vertici giallorossi sono sereni, per questo la panchina di DDR non è a rischio. Almeno per il momento.
I proprietari della Roma, però, vogliono stare accanto al tecnico in questo momento difficile: arrivare al cuore del problema per risolverlo. Un modo per zittire le critiche e togliere ogni dubbio. I Friedkin ci sono, anche se non parlano alla stampa. Qualche parola in più, visto il peso che hanno a livello mediatico ed economico, dopo le sviste arbitrali di Marassi (rigore netto negato a Dybala) alcuni l’avrebbero gradita.
I tifosi, tuttavia, devono attendere. La sola certezza – e non è poco – è che De Rossi resta al suo posto. A guidare questa tempesta professionale, con gli infortuni da gestire (Saelemaekers fuori due mesi) e i risultati da ottenere. Il tempo comincia a essere poco e la pazienza – sugli spalti – scarseggia. DDR, però, ha la fiducia della società.
Questo è un buon punto di ripartenza, magari anche il tecnico giallorosso (con l’occhio vigile dei Friedkin) farà presente qualche rimostranza. La proprietà è a Roma per vedere come e dove intervenire: mettere una falla a questa prima crisi. Meglio all’inizio che a campionato in corso. C’è ancora margine per rimediare, ma stavolta è vietato sbagliare. I ripensamenti – tecnici e d’impiego – non sono più ammessi. Ora è tempo di raccogliere il buon lavoro fatto in estate, con l’aiuto e la competenza di Daniele De Rossi.