Il mondo delle scommesse è in continua evoluzione. Basta una partita per cambiare giudizi e previsioni. Anche perché parliamo di calcio: un gol, una sconfitta, così come una vittoria, possono cambiare tutto. Anche quei destini e quelle storie che sembravano destinate a durare per sempre. Il caso di Daniele De Rossi alla Roma è emblematico: da eroe e bandiera durante la sua carriera in giallorosso, a capro espiatorio di questo inizio di stagione davvero da dimenticare. Uno dei peggiori di sempre per la squadra. Noi siamo convinti che non sia tutta colpa sua – alibi e attenuanti ce ne sono – ma i numeri iniziano ad essere contro DDR. Non solo quest’anno, ma anche alla fine della passata stagione: sommando i due spezzoni di campionato emerge che i giallorossi con lui alla guida hanno vinto una sola partita nelle ultime dieci in Serie A.
E se lo scorso anno può non essere messo nel computo, è l’inizio incerto di questa stagione a pesare nei giudizi sul tecnico. I tifosi, c’è da dire, non gli stanno risparmiando attacchi e critiche, spesso molto duri; figuriamoci allora se debbano essere i bookmakers ad avere un occhio di riguardo nei suoi confronti. Due dati su tutti: il crollo della quota in merito al suo esonero prima di Natale – ovvero il solito e classico evergreen del Mister che “non arriva a mangiare il panettone” – ma soprattutto l’impennata dell’hype circa il suo possibile/eventuale sostituto. Tra questi a spiccare è senza dubbio il nome di Max Allegri.
Esonero De Rossi: per gli scommettitori c’è Allegri in pole
Ebbene, se ad inizio stagione l’esonero/dimissioni di De Rossi veniva quotato a 6.00 adesso viene giocato alla metà*. Un dimezzamento drastico che secondo i bookmakers prelude ad un epilogo già scritto della sua storia con la Roma. Tre punti in quattro partite del resto sono troppo pochi per chi, come stessa ammissione di DDR, ambisce alla Champions; in più c’è da ripagare il cospicuo investimento fatto sul mercato dai Friedkin (che non a caso dopo il pari di Genoa sono volati subito a Trigoria) che non può ammettere ulteriori incidenti di percorso. Tirando le somme, se per il momento l’allenatore non può che essere confermato l’imperativo dovrà essere quello di cambiare rotta e alla svelta. Altrimenti ogni scenario diventerà possibile.
Inevitabilmente però la panchina giallorossa è già una di quelle che scotta. Mai come quest’anno, in tal senso, ci sono diversi allenatori di primo piano rimasti fermi; e ovviamente, in casi del genere, sono i primi ad essere tirati in ballo quando le cose nei top club non vanno. Roma, ma anche il Milan (sebbene Fonseca abbia tirato un po’ il fiato dopo la vittoria contro il Venezia), e chissà un domani se anche la Juventus considerando che Motta, dopo essere partito bene, si sta rendendo conto di cosa significhi dover gestire una piazza esigente come Torino. Ad ogni modo, tra gli accostamenti più probabili al momento, c’è proprio quello tra Allegri e la Roma.
Le quote: c’è anche Sarri dopo Allegri per la Roma
Al momento l’ex allenatore della Juventus, che ritroverebbe anche Dybala (tanto per dirne una), è quotato a 6.00 circa l’eventualità di arrivare a Trigoria in caso di addio di De Rossi. Il secondo nome nella lista è quello dell’altro grande tecnico rimasto quest’anno senza squadra, ovvero Massimiliano Sarri, il cui approdo nella Capitale, o meglio ritorno, dovrebbe però scontrarsi con il suo recente passato biancoceleste. In questo caso però c’è un grande precedente: quello di Zeman nel 1997.
*Fonte adnkronos/Sisal