I soldi non fanno la felicità ma di sicuro aiutano ad assimilare meglio la tristezza. Lo sa bene Chris Smalling che, in Arabia, guadagna cifre importanti ma senza avere particolare motivo per esaltarsi. Anzi, i tifosi dell’Al Feiha già cominciano a rumoreggiare. La colpa è di un esordio da incubo da parte dell’ex giallorosso. Il difensore scende in campo contro l’Al-Raed.
Gli bastano 6 minuti per sbloccare la gara: subito in rete. Peccato che sia la sua porta. L‘ex muro giallorosso, infatti, realizza un autogol mettendo subito in salita la partita per la compagine che rappresenta. I sauditi non lo fischiano, ma vogliono vedere come prosegue il corso della gara. In Arabia non sono soliti giudicare qualcuno dopo una prima débâcle. Sebbene sia arrivata all’esordio.
Oltre il danno, la beffa. Nel secondo tempo, sul risultato di 3-0 in favore degli avversari, quindi con la partita fortemente indirizzata, Smalling colleziona prima un cartellino giallo e pochi minuti dopo reitera prendendo una seconda ammonizione. Quindi rosso. Autogol ed espulsione con la partita che si conclude sul 5-0 per gli avversari.
Il difensore cercava un debutto in cui potesse fare la differenza: così è stato, ma in negativo. Sui social i tifosi, al termine dei 90 minuti, sono infuriati. Si chiedono come possa essere successo. Oltretutto Smalling arriva da una reputazione, considerando gli ultimi anni a Roma, non proprio favorevole: la piazza saudita, infatti, non vedeva di buon occhio la sua condizione fisica a causa dei reiterati infortuni che hanno portato i giallorossi a cercare in ogni modo la cessione.
Ora, in Arabia, si sono resi conto che forse i problemi sono altri. Non si può più tornare indietro, ma fortunatamente per Smalling è possibile guardare avanti cercando di mettersi alle spalle il peggior esordio possibile.