Un Genoa double face, passivo nel primo tempo e arrembante nella ripresa, rimette in piedi un match che sembrava perso, pareggiando al 96′ con De Winter, un match che appariva ormai compromesso a pochi secondi dal fischio finale.
Le occasioni migliori per il Grifone sono arrivate nel finale soprattutto dopo l’ingresso di Malinovski. “Loro sono stati bravi a sfruttare le occasioni e potevano anche farci male in altre situazioni – ha spiegato Gilardino ai cronisti – Nel primo tempo dovevamo far meglio, nella ripresa abbiamo cambiato qualcosa”.
L’ingresso di Malinovskyi, anche se apparso tardivo, è stata la chiave di volta per i padroni di casa per accelerare e mettere in difficoltà una Roma che si è abbassata progressivamente: “Avevo il pensiero di farlo partire dall’inizio ma è tornato dalla Nazionale con una botta al ginocchio. Per noi è un giocatore importante, abbiamo necessità di avere un atteggiamento come il secondo tempo ma serve equilibrio”.
Gli assenti hanno pesato e non poco per la squadra di Gilardino, ma chi è sceso in campo non ha di certo sfigurato: “Oggi non avevo a disposizione Messias e Zanoli – ha ricordato il tecnico di Biella in conferenza stampa – ma questo è un gruppo unito e che lavora in settimana. E’ normale che non dobbiamo pensare di essere bravi perché fra cinque giorni abbiamo una partita importante per questo campionato”.
Il suo Genoa è stato bravo a portare molti uomini in attacco e a trovare le rete anche con i difensori in questo avvio di stagione: “Dobbiamo cercare di portare gol ovunque da tutte le zone del campo. C’è la voglia di andare a riprendere la partita e portare più uomini in area. Questa voglia ci ha premiato”.
Poi ha elogiato la prestazione di Gollini, autore di interventi prodigioso che hanno consentito al Grifone di rimanere in partita: “Sta lavorando e migliorando fisicamente. Sono contento di lui come dei ragazzi che lavorano con lui. Ci sono Leali e Sommariva e avere dei secondi e dei terzi che alzano il livello di prestazione è importante”.