Doveva essere il match del riscatto per la squadra di Daniele De Rossi, ma l’epilogo-beffa di Genoa-Roma ha tramutato questo match nell’ennesima occasione persa per la squadra capitolina.
Dopo il pari incoraggiante contro la Juventus, i giallorossi impattano con il Grifone, bravo a crederci fino alla fine e a trovare al 96′ la rete del pareggio con De Winter, dopo che la Roma era riuscita a trovare il vantaggio nella prima frazione con la prima rete in campionato del bomber ucraino, Dovbyk.
Un De Rossi furioso ha abbandonato il rettangolo di gioco, contrariato per la decisione dell’arbitro di non punire con la massima punizione un fallo da rigore su Dybala che era apparso piuttosto evidente.
Nel finale concitato e frenetico di Marassi, i rossoblu hanno assediato una Roma fin troppo passiva, riuscendo nell’impresa di centrare il pari in extremis. Appena iniziato il recupero, Giua ha espulso De Rossi per somma di ammonizioni per proteste, pochi minuti dopo è arrivato il gol di De Winter che ha gettato nello sconforto i tifosi giallorossi che vedono rinviato, ancora una volta, l’appuntamento con la prima gioia stagionale.
Adesso, la quarta partita in campionato senza vittorie, potrebbe indurre la società a fare una riflessione sulla gestione del match della squadra e sulle scelte di De Rossi che non hanno convinto e che non hanno consentito alla squadra di cambiare marcia nella ripresa, venendo presi d’assalto da un Genoa in grande condizione.
E non è esclusa nemmeno la possibilità che la proprietà possa chiedere la testa dell’allenatore di Ostia che anche oggi non è sembrato in grado di restituire una identità alla squadra, nonostante i nuovi acquisti e una rosa completa in ogni reparto.