Roma, lo stadio va avanti. Il tema relativo alla struttura è tornato di attualità rispetto alla possibilità di Inter e Milan di costruire un nuovo stadio a Milano. All’ombra del Duomo l’iter è ancora in alto mare a causa di vicissitudini diverse: i due club hanno trovato luoghi deputati alla costruzione di impianti separati, rispettivamente San Donato e Rozzano, ma il mercato e i costi hanno fatto sì che nulla si potesse portare avanti a causa delle lungaggini dovute all’acquisizione dei terreni e l’esame di fattibilità che ne consegue.
Nella Capitale, invece, la situazione è completamente diversa: il progetto c’è e le relative analisi sono già a buon punto, ora il Comune di Roma deve approvare la delibera di interesse pubblico che sarà effettuata dopo le ultime rilevazioni che il club capitolino dovrà fare. I rallentamenti in tal senso sono dovuti più che altro ai ricorsi dei cittadini presentati in questi mesi, il TAR nel frattempo ha bloccato ogni tipo di ostacolo dato che non ci sono le condizioni per porre veti o limitazioni alla costruzione dell’impianto a Pietralata.
In relazione, invece, ai costi Milano è in alto mare dato che le opzioni sono essenzialmente due. O i club di Milano contribuiscono alla ristrutturazione di San Siro e, quindi, diventano proprietarie oppure costruiscono uno stadio (con il bene placido del Comune) accanto all’attuale Scala del Calcio per le loro attività sportive.
Un altro impianto condiviso che possa inglobare Inter e Milan senza difficoltà e San Siro resterebbe solo come campo neutro nel caso di partite della Nazionale e principale riferimento in tema di concerti ed eventi pubblici. La situazione è ancora in via di sviluppo. A Roma, invece, dopo tanti anni di attesa, sembrerebbe essere arrivato il momento della svolta decisiva.
Prima del nuovo anno dovrebbe essere reso noto l’inizio dei lavori: quando sarà posata la prima pietra. Già avere un riferimento di questo tipo potrebbe scongiurare qualsiasi altro scenario e ulteriori motivi per procrastinare un iter che sarà interamente a carico dei Friedkin. Compresa la bonifica della zona designata, cioè Pietralata. Situazione opposta rispetto al progetto di Inter e Milan. Ecco perchè al Duomo, per avere risposte certe, dovranno aspettare ancora un po’.