Si potrebbe scrivere un intero libro su quello che è stato il calciomercato della Roma quest’estate. Anzi, visti i chiari di luna sarebbe meglio aspettare la fine di settembre considerando che in Arabia le trattative potranno intavolarsi fino al 30 del mese. Ogni affare che ha riguardato i giallorossi del resto si è trasformato in telenovela: in principio era stato Chiesa (sembra passata un’eternità), poi era toccato a Soulé, Dovbyk fino ad arrivare alla vicenda Dybala. Dopodiché ci sono stati i clamorosi casi Danso e Djalo. E ora, perfino a mercato chiuso (ma solo in Italia), l’affaire Zalewski sta monopolizzando l’attenzione dell’ambiente giallorosso.
Certo, i tifosi stanno seguendo la storia forse con molta meno passione delle altre ma ciò che sta avvenendo è davvero paradossale. Senza dare la colpa a nessuno, sono talmente tante le parti che entrano in gioco ormai quando si parla di acquistare o vendere un calciatore, è però un dato di fatto che quasi tutte le trattative che hanno riguardato la Roma in queste settimane siano state portatrici di intrighi e misteri da risolvere. La verità, anzi le verità, non le sapremo mai fino in fondo. Anche su Zalewski.
La ricostruzione di questi ultimi giorni ve l’abbiamo raccontata questa mattina. Com’è noto la trattativa per portare al Galatasaray Zalewski era ormai considerata chiusa praticamente da chiunque. Del resto il trasferimento accontentava tutti le parte in causa. In primis la Roma che, pur privandosi di un giocatore sì giovane e potenzialmente talentuoso (apprezzato da De Rossi e soprattutto in patria) ma non certo di primo piano, avrebbe portato a casa una sostanziosa plusvalenza; il giocatore, che si sarebbe visto aumentare lo stipendio di oltre 6 volte; e infine il club turco, a caccia di rinforzi per la propria squadra.
Ma cosa è successo allora? Ebbene, martedì, come ha raccontato poco fa Alfredo Pedullà, il giocatore aveva accettato l’offerta dei turchi pari a 2 milioni più bonus ma i due club non avevano trovato ancora l’accordo sul cartellino (5-6 l’offerta, almeno il doppio la richiesta). I Dirigenti del Galatasaray avevano deciso allora di raggiungere la Capitale per trovare un punto d’incontro e chiudere l’accordo ma nel frattempo avrebbero chiesto a Zalewski di abbassare le pretese – già concordate – sull’ingaggio. E se nel frattempo è poi arrivata la quadra tra le due società (a 11 milioni più bonus), è stato a quel punto il giocatore, indispettito dal comportamento dei turchi, a tornare sui suoi passi prima che dal Galatasaray provassero nuovamente ad andare incontro alle richieste del calciatore. E il banco è saltato.
Secondo alcune indiscrezioni raccolte la Roma nei giorni scorsi avrebbe manifestato anche l’intenzione di rinnovare il contratto al giocatore, proprio sulla scorta del gradimento di De Rossi. Pur non conoscendo le tempistiche esatte, in quest’ottica potrebbe leggersi allora il rifiuto al PSV verso la fine del mercato lo scorso 30 agosto. Poi però è arrivato l’interesse del Galatasaray che ha cambiato di nuovo le carte in tavola. Arriviamo così al tira e molla di queste ore che la Roma non ha affatto gradito: tanto che se alla fine il matrimonio turco non si farà (di certo le dimissioni giunte poco fa del Direttore dell’Area Tecnica non sono un bel segnale) Zalewski finirà fuori rosa. Dunque rimarrà un anno fermo, libero poi di andare via a parametro zero. Perdono tutti? Stavolta sembrerebbe proprio di sì.