Radja Nainggolan è stato uno dei giocatori simbolo della Roma negli ultimi anni. Nonostante il suo carattere eccentrico e sempre sopra le righe ha dato tutto per la maglia e non si è mai risparmiato.
Caratteristiche da vero ”ninja”, così veniva soprannominato dai suoi tifosi, ma nonostante l’affetto ricevuto da parte dei romanisti ha sempre trovato una parte di tifoseria pronta a criticarlo per i suoi comportamenti fuori dal campo.
Non ha mai rappresentato l’ideale di calciatore modello: fumatore accanito, una vita sregolata e tanti vizi che non coincidevano con una vita da atleta, eppure (almeno quando è stato alla Roma) in campo non ha mai sofferto i postumi della sera prima.
Sarà stato l’amore verso la squadra o una resistenza fisica in quegli anni che non l’hanno portato a lasciarsi andare?
In una recente intervista ad un podcast, diffusa sui social da Gurulandia, ha ammesso che neanche i suoi compagni di squadra erano così professionali come volevano apparire.
“Io non potrei mai essere un giocatore casa-campo-casa perchè sarei ipocrita“, ha esordito Nainggolan.
Allora, il conduttore della trasmissione gli ha fatto notare: “Però il nuovo calcio è così…”.
A questo punto l’ex Roma e Cagliari si è sbottonato: “Sembra così, ma se sapessi quello che fanno i giocatori…“
I presentatori hanno incalzato: “Diciamo allora che lo nascondono bene?”. E la risposta non si è fatta attendere: “Io camminavo con la sigaretta per strada perché tanto la gente sapeva che fumavo ma se poi entri in uno spogliatoio e vedi 15 fumatori da fuori dal campo nessuno lo vede”.
E ha concluso: “Io non mi vergogno e non mi vergognerò mai per quello che sono”.
Una dura denuncia quella del centrocampista belga, ora svincolato. Non ha precisato se questi episodi si manifestavano durante la sua permanenza alla Roma ma sappiamo che le squadre in cui ha militato in Italia sono state Piacenza, Cagliari, Roma e Inter.
Davvero esisteva (o esiste tutt’ora) la possibilità di fumare all’interno degli spogliatoi prima e dopo una partita? E l’allenatore lo permetteva ai suoi atleti?