Il caso in casa Roma di queste ore è il gran rifiuto di Nicola Zalewski al Galatasaray, un diniego che ha fatto parecchio discutere e sta costando al giocatore un provvedimento disciplinare durissimo: ma Zbigniew Boniek, leggenda romanista, interviene a gamba tesa nel dibattito di queste ore e in radio dice la sua sul polacco e sulla decisione presa dalla società.
Dopotutto, Zalewski è un connazionale, i due si conoscono bene, si stimano e si rispettano. Pertanto la leggenda romanista non poteva glissare sul tema del momento che vede nel vortice del ciclone proprio il giovane esterno polacco. Un caso spinoso. Col provvedimento di esclusione dall’attività collettiva da parte della società che sembra eccessivo per come maturato.
Roma: Boniek solidale con Zalewski
“Forse sono un po’ di parte, conosco lui e la famiglia. Se si dovesse fare un test a tutti i calciatori della Roma su chi è più romanista, lui sarebbe il primo. Ama la città, la società, i colori. Non ha fatto niente per essere fuori rosa: ha sempre dato il meglio di sé. Come tutti i calciatori può avere un calo ma non penso abbia fatto qualcosa per essere messo fuori rosa. Non sta né in cielo e né in terra”. Parole di solidarietà che spezzano una lancia a favore dell’esterno giallorosso, vittima – forse – di troppo attaccamento verso un club che l’ha cresciuto e fatto debuttare nel calcio dei grandi. La dirigenza, concentrata sul tornaconto economico, forse non l’ha compreso.
“A me dispiace perché sono tifoso della Roma, metterlo fuori rosa mi fa pensare male. La Roma – continua Boniek – è una società seria e i rapporti umani devono essere importanti. È una società di calcio e non di business, ci devono essere anche altre cose, come l’aspetto umano. Zalewski viene dal vivaio e ama la Roma. Per essere messo fuori rosa devi aver fatto qualcosa. Forse ci sono delle discussioni all’interno della società. Comunque non penso rimanga fuori rosa fino a gennaio”.
Il capitolo Nazionale
“Andate a vedere le partite di Zalewski con la Polonia – continua Zibi – è un giocatore vero. È giovanissimo e ricordiamoci che ci ha dato tante gioie, tirando un rigore decisivo in Europa League. Deve migliorare il cross di mancino, in velocità, oltre a dover giocare 20 metri più avanti per dimostrare maggiormente il suo valore. Ma con Scozia e Croazia ha giocato benissimo”.
Chiude Boniek: “Quando c’è un momento di difficoltà i ragazzi giovani come Zalewski e che soprattutto vengono da Roma devono essere aiutati. Forse, come ha detto Totti, manca una figura che possa aiutare De Rossi in questo. Spero e mi auguro che la Roma e Zalewski tornino sullo stesso binario. Lui lo farebbe già ora, ama questa squadra. La decisione è della proprietà. Non la capisco. Metterlo fuori rosa per me è inspiegabile”.