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Verso Genoa-Roma, De Rossi alla prese col rebus modulo: Dybala non è più titolare?

Ultime ore per preparare il 4° appuntamento col Genoa, con la Roma senza vittorie e senza un modulo predefinito: che farà De Rossi?

Non c’è più molto tempo per capire quale sarà il modulo da adottare in Genoa-Roma, 4° appuntamento di stagione che vede frapposte le squadre di Alberto Gilardino e Daniele De Rossi. La pressione è tutta per gli ospiti, che devono cambiare passo dopo l’avvio col diesel riscontrato nelle prime tre uscite, tutte senza vitorie. Non sarà facile in trasferta, ma d’altro canto non si può più perdere terreno nei confronti del treno di testa.

Alla sfida De Rossi non ci arriva al meglio, costretto a fare i conti con due stop a dir poco importanti: quelli di Enzo Le Fée e Lorenzo Pellegrini. Se per il primo le chance di vederlo in campo sono poche, forse per il secondo sono maggiori. Resta poi da monitorare il quadro clinico di Artem Dovbyk e Manu Koné. Ma per questi due c’è cauto ottimismo. Si attendono comunque nuovi bollettini dall’infermeria.

Genoa-Roma: che modulo per De Rossi

Ovviamente, De Rossi sa di non poter rischiare un giocatore come Dovbyk, dato che nel caso di un infortunio serio rischierebbe di mandare all’aria un corteggiamento durato un’intera estate. Per questo sono in crescita le chance di vedere dal primo minuto il grande ex di giornata, Eldor Shomurudov. Tra l’altro galvanizzato dalla rete realizzata con la selezione uzbeka. Situazione infortunati a parte, c’è da capire come la Roma scenderà in campo. De Rossi in questa sosta ha capito – o avrebbe dovuto farlo – quali correttivi applicare per rimettere in carreggiata la squadra. Indi per cui sulla base del modulo scelto verranno scelti, di conseguenza, gli interpreti.

Daniele De Rossi (Foto FORNELLI/KEYPRESS – RomaForever.it)

Intanto prende più corpo l’idea della staffetta tra gli argentini Dybala e Soulé, con la Joya favorita sul secondo. Ragion per cui si potrebbe partire con un 3-5-2, dato che il 4-3-3 con gli esterni larghi, particolarmente caro a De Rossi, non è applicabile con Dybala in campo. Ecco perché o si mette in panchina il numero 21 oppure si cerca un diversivo. Per esempio il tanto atteso ritorno alla difesa a tre, nel 3-4-2-1. Probabile. O un 3-5-2 classico. Tutto dipenderà – vale la pena ripeterlo – da chi scenderà in campo tra i due sudamericani. Il tema della loro coesistenza ricorrerà spesso lungo questa stagione, un’impressione che matura di giornata in giornata.

La gestione dei talenti

Va però specificato che talenti così non rappresentano mai un problema per quelle squadre che hanno l’ambizione di vincere qualcosa. Occorre però saperli far coesiste insieme, senza rinunciare all’equilibrio di squadra. Concetti molto cari a Luciano Spalletti, che pure alla Roma non mancava mai di ricordarli ai cronisti.

Per domenica c’è dunque da inventarsi un centrocampo, fermo restando che Dybala e Shomurodov potrebbero partire davanti. Difesa a tre (difficile vedere già i nuovi in campo) e centrocampo a cinque, con due quinti come Angeliño da una parte e Saelemaekers dall’altra. Infine, Baldanzi e Cristante i punti fermi da cui partire nel mezzo. Novità dall’infermeria a parte…

Giulio Benatti
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Giulio Benatti
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