L’opinione di Zazzaroni sulle parole di Totti: che bordata

Ai microfoni di Sky Sport hanno fatto molto discutere le dichiarazioni rilasciate da Francesco Totti in merito alla sua esperienza con la Roma una volta appesi gli scarpini al chiodo. Stando all’opinione dell’ex capitano e leggenda giallorossa, il club dei Friedkin non lo avrebbe mai cercato per un ruolo dirigenziale o per altro.

Parole che stanno rimbalzando un po’ ovunque e che fanno ben intendere quanto Totti avesse intenzione di dare un contributo all’ambiente giallorosso, seppur in vesti così diverse rispetto al passato.

Nel corso dell’intervista, Totti ha rilasciato anche belle parole su Daniele De Rossi e sulla sua attuale esperienza da allenatore della Magica. L’ex capitano ha ammesso di sentirsi spesso con DDR e di dare a lui anche qualche consiglio.

Totti si aspettava una chiamata della Roma nell’ultimo periodo, ma ha dichiarato anche di non soffrire di questa cosa e di vivere allo stesso modo felice.

Sulla mancanza di un ruolo dirigenziale attivo all’interno della Roma da parte di Totti, nelle ultime ore è intervenuto il direttore del Corriere dello Sport Ivan Zazzaroni. Ecco le sue parole.

Ivan Zazzaroni dopo le parole rilasciate da Totti ieri

Zazzaroni ha commentato in questo modo l’inattività di Totti all’interno dell’ambiente Roma: “Totti dirigente sarebbe un atto di giustizia, un’enorme curiosità soddisfatta e avrebbe una logica ben precisa. Tuttavia, dopo sette anni dirigente non lo è ancora. Trovo paradossale che chi fa del calcio ad alto livello la propria vita, ne affronta quotidianamente e per anni tutte le situazioni e combinazioni possibili, una volta conclusa la carriera possa solo reinventarsi allenatore o, se proprio gli va male, opinionista televisivo“.

Queste sono state le parole maggiormente interessanti scritte da Zazzaroni – sul fondo del Corriere dello Sport di oggi – nel commentare quelle dette da Francesco Totti ai microfoni di Sky Sport.

Per il direttore del Corriere dello Sport, quindi, Totti avrebbe l’esperienza necessaria per essere un perfetto dirigente. Un giocatore che per decenni vive l’ambiente della Roma tutti i giorni, dunque, si troverebbe maggiormente avvantaggiato rispetto a chi proviene dall’esterno.