Francesco Totti sembra davvero un fiume in piena in questi giorni. Dopo la lunga intervista “al vetriolo” rilasciata a Sky Sport, il “Pupone” si è ripetuto concendendo un’altra intervista al Messaggero in cui ha preso le difese di De Rossi, attaccando più o meno velatamente la società giallorossa.
L’atto di accusa di Totti nell’intervista al Messaggero
“Senza la qualificazione alla Champions League nella prossima stagione, De Rossi salta” è stato il commento laconico dell’ex capitano della Roma. Affrontando le dinamiche legate al mondo della sua ex squadra, Francesco Totti sembra avere davvero il dente avvelenato contro l’attuale proprietà della Roma rea, a suo dire, di avere speso troppi soldi in questo ultimo mercato senza riuscire a colmare a dovere le lacune della squadra. Insomma, una intervista in cui è stata messa in dubbio la competenza dei dirigenti che avrebbero speso troppo e male.
Totti ha difeso l’operato di Daniele De Rossi, finito sulla graticola dopo le prime tre gare deludenti dei giallorossi in campionato. Secondo Totti questi risultati non sarebbero imputabili al tecnico ma ad altre questioni: Si è detto fiducioso del lavoro svolto finora da De Rossi e sulle sue capacità, anche se secondo lui, l’attuale allenatore rischierebbe “di fare la fine di Mourinho” se non dovesse centrare i risultati sperati dalla proprietà.
I consigli a De Rossi
Nella sua intervista rilasciata al Messaggero, Totti ha dispensato alcuni consigli al suo amico ed ex compagno di squadra, Daniele De Rossi invitandolo a “farsi rispettare e parlare con il suo staff e le persone che gli sono vicine. Daniele ha un gruppo di lavoro valido, mi auguro che riesca a far bene perché conosce la piazza, l’ambiente e la società”.
Ma si è detto certo che l’attuale allenatore verrebbe silurato dalla proprietà se i risultati non fossero conformi alle aspettative dei Friedkin. Insomma, anche in questo caso, il “passato non conta”. Un’altra frase gettata là per togliersi qualche sassolino dalle scarpe. In pieno stile “chi vuole intendere, intenda”.