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Calciomercato Roma, un ex Lazio può risolvere il problema a destra. Il nome

Dopo il 30 agosto è chiaro a tutti che l’organico della Roma non è completo, manca un esterno a destra: chi può arrivare dal calciomercato?

Esterno o non esterno, il grande dilemma che sta affliggendo Florent Ghisolfi e i collaboratori dell’ufficio scounting non è solo a destra, è capire se il lavoro complessivo svolto durante il calciomercato estivo sia stato sufficiente a rendere la Roma competitiva per gli obiettivi prefissati. Un dubbio che va accentuandosi dopo le prime tre uscite di stagione.

E che già dalla prossima sfida del Luigi Ferraris contro il Genoa di domenica prossima potrebbe sfociare in una vera e propria crisi (in caso di sconfitta) oppure rientrare senza colpo ferire, in caso di vittoria. Fatto sta che importanti personalità del mondo giallorosso, come Francesco Totti, di recente hanno espresso riserve sul lavoro degli scout durante il mercato.

Calciomercato: la Roma deficita a destra…

Le parole dell’ex fuoriclasse giallorosso – “il mercato non mi convince speriamo abbiano fatto le scelte giuste” – pesano come un macigno sui precari equilibri di Trigoria. Perché forse ai tifosi gliela puoi raccontare come vuoi, ma ad uno che c’è nato e cresciuto lì dentro no. Le sue fonti di prima mano lo tengono al corrente su tutto ciò che succede. Ed è innegabile, ad oggi, che manchi un esterno destro che possa definirsi tale. Da Champions per intenderci. Con tutto il rispetto per un giocatore di buone qualità e volontà come il turco Zeki Çelik, cui facciamo i complimenti per le 50 presenze in nazionale. Da quella parte continua a mancare qualcosa…

FLORENT GHISOLFI PENSIEROSO ( FOTO Fornelli/Keypress)

Anche perché le alternative rispondono ai nomi di Samuel Dahl e Saud Abdulhamid, acquisti pervenuti da leghe non di certo dell’élite a livello europeo. Quindi cosa fare? Insistere su questi nomi qui o cercare di metterci una pezza attraverso la lista degli svincolati? Sicuramente, in questo senso, una trovata che cerca di risolvere il problema la sta provando lo stesso Daniele De Rossi col passaggio al modulo 3-5-2. Con un assetto del genere i due quinti di centrocampo non necessariamente devono essere esterni bassi puri. Possono anche essere offensivi, di gamba, in grado di tornare dietro la linea della palla nella fase di non possesso. E qui De Rossi sta dimostrando di saperci fare nell’adattarsi ai limiti della squadra.

Lo svincolato…

Ma restano scelte rabberciate che forse non bastano. Mentre dalla lista-svincolati c’è un giocatore che sa il fatto suo, ed è Antonio Candreva. Uno che la serie A la conosce come le proprie tasche. E per reggere l’urto della Coppa Italia o di qualche mezza partita in campionato potrebbe farcela benissimo. Reduce da un mancato rinnovo con la Salernitana, Candreva è tuttora svincolato ma ha voglia di tornare in campo al più presto.

E a discapito dell’età – 37 anni – si sente ancora in grado di dare qualcosa. Sulle sue tracce due club della massima serie, come Parma e Venezia, con gli emiliani in vantaggio nella corsa all’esterno. Le trattative sono in atto con entrambe le squadre e magari anche la Roma potrebbe farci un pensierino per metttere fine ad un annoso problema.

Giulio Benatti
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