Leandro Paredes con la maglia dell'Argentina - Foto Ansa - Romaforever.it
Leandro Paredes è l’unico dei tre giocatori romanisti partito titolare nella formazione dell’albiceleste che è stata sconfitta amaramente dalla Colombia per 2-1. Una sconfitta bruciante per la Seleccion allenata da Scaloni che adesso si vede insidiata la posizione di testa nel girone eliminatorio delle qualificazioni ai prossimi mondiali di calcio.
Una debacle difficile da digerire per Leandro Paredes, autore di una prova incolore come gran parte della squadra. Il centrocampista della Roma, al termine del match, ha rilasciato una intervista ai microfoni di TyC Sports, in cui ha analizzato la sconfitta, elogiando la prestazione della squadra avversaria: “Sapevamo quanto fosse difficile giocare qui, in questo momento e con questo rivale molto intenso, che gioca molto bene da molto tempo. Dobbiamo pensare a cosa accadrà”.
Paredes, nell’intervista, è tornato anche sull’episodio del calcio di rigore assegnato agli avversari sul quale pendono molti dubbio. Il penalty è stato assegnato dopo la revisione al VAR per un fallo di Otamendi su Munoz ed è stato trasformato da James Raodriguez, ieri autore di una prova maiuscola.
Paredes ha dichiarato di non avere visto il fallo “ma da quello che mi hanno detto i miei compagni, non era fallo. La cosa strana è che gli arbitri non hanno visto quello su Julian (Alvarez, ndr), mentre per il loro hanno deciso così in fretta”.
In sede di analisi del match, Paredes ha ritenuto che il caldo sia stato condizionante in negativo. Per i giocatori le condizioni meteorologiche era quasi proibitive a causa delle alte temperature ma anche dell’elevato tasso di umidità: “C’erano 36 gradi e si sono sentiti tantissimo. Lo sapevamo già quando ci siamo allenati più tardi. Eravamo a conoscenza che sarebbe stato difficile, ma lo è stato per entrambi”.