Circa 100 milioni di euro. E’ questo l’investimento monstre fatto dalla Roma in questa sessione di calciomercato per rafforzare la squadra di De Rossi. In più nei giorni scorsi sono arrivati due svincolati di lusso che si sono aggiunti così agli acquisti di Ghisolfi quest’estate. E’ vero, il monte ingaggi ha ricevuto una bella sforbiciata (leggi qui il nostro approfondimento) ma è un dato di fatto che il saldo economico di questa sessione estiva sia oltremodo negativo per i giallorossi, almeno di una sessantina di milioni.
Ecco perché l’offerta arrivata sul tavolo della Roma dal Galatasaray 48 ore fa – in Turchia il mercato chiuderà venerdì – non può non essere presa in considerazione dai Friedkin. Esattamente, con le dovute proporzioni, per quanto accaduto con Dybala ad agosto. E in più parliamo sì di un talento giovane, ma comunque, ad oggi, non di una pedina di primo piano. Le cifre proposte sia al calciatore che al club potrebbero allora accontentare tutti: adesso però bisogna decidere quale strada imboccare.
Si parte intanto dal ruolo del calciatore in questa rosa, in questa “nuova” Roma che non senza difficoltà la proprietà, di comune accordo con il tecnico, ha deciso di costruire. La domanda allora è la seguente: che spazio potrà avere un calciatore come Zalewski in squadra? De Rossi, in queste prime giornate di campionato ha dimostrato di non avere in testa gerarchie preconfezionate, piuttosto ha dettato una linea chiara e semplice: gioca chi merita.
Ed è così che abbiamo visto proprio Zalewski titolare pronti-via contro il Cagliari al posto di Dybala, oppure il Pisilli di turno dal 1′ contro la Juventus a Torino. Il polacco, che ha molti estimatori in patria, da questo punto di vista gode peraltro della piena fiducia del tecnico che lo ha elogiato anche in una recente intervista. Di sicuro, qualora restasse a Trigoria, avrebbe la possibilità di giocarsi le sue carte sebbene più come seconda linea che come titolare. Un motivo che, di fatto, ha spinto comunque il giocatore a riflettere.
Come detto però, al momento, è anche la società a dover prendere una decisione, o meglio “spingere” per l’una o l’altra soluzione. I motivi sono presto detti. Li abbiamo accennati prima: c’è la necessità di continuare a rientrare di un mercato dispendioso e in più Zalewski consentirebbe di realizzare una plusvalenza praticamente totale. Non solo. Va ricordato che il calciatore, che prende uno stipendio molto contenuto (qui la tabella con tutti gli stipendi dei giocatori), andrà in scadenza di contratto tra un anno, dunque la società, comunque vada ha bisogno di chiarire la situazione: se non sarà cessione bisognerà rinnovare il contratto al giocatore, altrimenti si correrà il rischio di perderlo a zero.
E di questi tempi una simile eventualità va scongiurata a tutti i costi. Appare chiaro dunque che, al netto di quanto considerato, la società avrebbe solo da guadagnarci vendendo un calciatore non certo di prima fascia. E’ il classico dilemma dell’uovo e della gallina. Meglio vendere uno Zalewski oggi e mettendo a bilancio una bella plusvalenza, oppure aspettare che la “gallina” (passateci l’espressione) cresca e aumenti il suo valore? Scenari diversi ed entrambi legittimi. Tra i due però, secondo quanto raccolto dalla nostra Redazione, sarebbe maggiormente il primo quello che accontenterebbe tutti.
Sulla stampa sportiva e romana oggi si discute di cifre e formule del possibile affare. Sostanzialmente il club turco, che sta allestendo una rosa praticamente da Champions, sarebbe pronto a sborsare una cifra compresa tra i 9 e i 12 milioni, coprendo così quello che di fatto è il valore di mercato del 22enne nato a Tivoli ma di origini e nazionalità polacche. Per quanto riguarda lo stipendio da corrispondere al calciatore anche in questo caso la forbice oscilla tra i 2 e i 2,5 milioni (quest’ultima è la richiesta del centrocampista, ma si potrebbe trovare una via di mezzo), di certo un bel salto in avanti rispetto a quanto percepisce oggi alla Roma.
Un’ulteriore possibilità, suggerita stamani dal CorSport, sarebbe quella di rinnovare il contratto in scadenza con i giallorossi, e partire poi in prestito per una stagione, magari inserendo un diritto di riscatto. In questo modo la posizione nella Capitale del calciatore – che fino ad una settimana fa ormai non aveva più preso in considerazione la possibilità di partire (non a caso aveva rifiutato anche il PSV a fine mercato) – sarebbe in qualche modo tutelata e in più, forse, ci sarebbe la possibilità di non svalutare il suo cartellino potendo contare su un minutaggio maggiore. Al momento però questa ipotesi non sembra rientrare tra quelle più accreditate. Ad ogni modo a breve ogni nodo verrà sciolto.