Mourinho, altre rivelazioni su Budapest: “La Roma non doveva vincere”. Il motivo

Nonostante sia passato diverso tempo, per José Muorinho la finale di Budapest brucia ancora: ecco che ha detto l’ex Roma

Giulio Benatti -
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José Muorinho, ex tecnico Roma ora nel Fenerbahce in Turchia – ph. Ansa (romaforever.it)

Il tempo passa ma ci sono cose che non possono essere dimenticate, né oggi e forse né mai: sembra essere questa l’ossessione di José Mourinho per quella maledetta finale d’Europa League giocata a Budapest, Ungheria, fra Siviglia e Roma. Un ricordo che nemmeno il più bravo degli psicoterapeuti sembra riuscire a rimuovergli del tutto.

E come il peggiore degli incubi ricorre, notte dopo notte, nei sogni agitati dello Special One, uno che non digerisce mai del tutto una sconfitta. Soprattutto per com’è maturata quella della Puskás Aréna, quella sera – maldetta – del 31 maggio 2023. Non c’è infatti volta che il portoghese se ne dimentichi, e non ne parli in qualche conferenza.

Budapest: maledizione di Muorinho e Roma

E stavolta è ancora la stessa storia. Difatti, a pochi giorni dalla ripresa del campionato turco, Mourinho ha rilasciato alcune interessanti dichiarazioni che il sito Fanatik si è premurato di riportare fedelmente. Queste le parole di Muo che si leggono sul portale: “Penso che giovedì ci alleneremo con la squadra al completo per la prima volta. La crescita dei giocatori è abbastanza buona. Certo, 12 punti in 4 partite sarebbero stati perfetti, ma dobbiamo accettare la realtà”. E fin qui il solito consueto ottimismo di uno che ormai, nel corso della sua carriera, ne ha viste tante. Ovviamente è ben consapevole che l’avvio non è dei migliori.

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Dettaglio di José Muorinho in conferenza stampa – ph. Ansa (romaforever.it)

Non per nulla non poteva glissare sull’argomento Champions, una competizione che ha alzato due volte al cielo e sa come si vince. “In Champions League – precisa il lusitano – avremmo dovuto passare il turno, dobbiamo accettare anche questo”. Insomma, dopo le critiche per il debutto zoppicante del suo Fenerbahce, Muorinho sembra adottare una strategia zen, predicando calma e accettazione. Poi ancora: “Prima di tutto voglio andare avanti in Europa League. È un formato nuovo e sconosciuto a tutti, ma ci dobbiamo provare. Ho allenato 200 partite in Europa, ma questa volta sarà diverso”. Il colmo sarebbe ritrovarlo nel prosieguo del torneo faccia a faccia con la Roma.

Una finale indimenticabile…

E a proposito di Roma, ecco che aggiunge Muorinho su quella dannata sfida di Budapest del 2023, contro gli andalusi del Siviglia. “Non ho mai avuto problemi con la UEFA. Ho un ottimo rapporto con il presidente e faccio parte della loro storia, lo sanno bene”. E fin qui non sembra dire nulla di particolare, salvo poi cedere a quella rabbia repressa che dopo Budapest e Taylor non potrà mai del tutto superare.

Difatti aggiunge: “Nella finale di Europa League contro il Siviglia il VAR e l’arbitro hanno deciso che non avremmo dovuto vincere la partita, mentre per un milione di persone quel mani-in-area era calcio di rigore. Quest’anno contro il Lilla è stato concesso un rigore molto strano. Quando morirò non dimenticherò mai la finale giocata con la Roma, spero che andrà meglio al Fenerbahçe”.