I “pargoli” di Mourinho stanno lasciando alla spicciolata la Roma. Sembra ieri quando l’allenatore portoghese si coccolava i suoi talenti in quella foto che nel gennaio 2023 lo ritraeva insieme ai suoi allievi della Primavera.
Pian piano, lo Special One, ha dato a tutti il modo di esordire in prima squadra. Per i vari Bove, Zalewski, Volpato, Boer e Tahirovic, è arrivato il giorno del battesimo di fuoco con il calcio professionistico grazie a quello spirito intraprendente che serpeggia nelle vene del tecnico portoghese, da sempre incline a dare spazio ai più giovani, pur conscio dei rischi.
I piani futuri di Zalewski
Se Zalewski dovesse dire addio alla Roma, sarebbe lui l’ultimo degli allievi prediletti da Mourinho a lasciare la capitale, come hanno già fatto in precedenza Tahirovic, Volpato, Boer e Bove. La squadra dei ragazzini terribili della Primavera della Roma, sta ormai diventando un lontano ricordo, una vecchia foto sbiadita.
Ognuno col suo viaggio, ognuno con la propria storia, tutte le grandi promesse di quella nidiata, hanno deciso di inseguire altrove il proprio sogno di ritagliarsi una identità e un ruolo nel calcio che conta. Dopo l’arrivo di due grandi senatori del calcio internazionale come Hummels ed Hermoso, lo spazio a disposizione nella rosa di De Rossi si è fatto sempre più angusto per i talenti in erba.
Dopo aver rifiutato in estate l’offerta del Psv Eindhoven, Zalewski sta per cedere alla tentazione turca del Galatasaray, avendo ormai capito che alla Roma il suo tempo è finito. L’ipotesi di uno schieramento difensivo a tre ha ridotto ulteriormente le chance del centrocampista polacco di potersi ritagliare uno spazio nella nuova Roma di De Rossi.
Prosegue il piano di sfoltimento della rosa
Non sono bastati i complimenti di Lewandowski ad indurre De Rossi a puntare forte sul giovane talento polacco. Il tecnico giallorosso non ha mai nascosto l’ambizione di allenare una rosa più ristretta per poter lavorare meglio e per questa ragione la società sta attuando una sorta di tagliola per ridurre l’organico e fare anche cassa, unendo l’utile al dilettevole Adesso sarà il centrocampista a scrivere il proprio destino e decidere la sua sorte calcistica, che molto probabilmente sarà lontano dall’Italia, la terra dove è cresciuto calcisticamente.