Roma, allarme Dovbyk. Il centravanti ucraino è rientrato prima nella Capitale per un affaticamento muscolare che preoccupa i giallorossi. L’attaccante non ha potuto lavorare come avrebbe voluto con la Nazionale, ora prova a recuperare il tempo perduto a Roma. Si tenta un forcing per cercare di averlo contro il Genoa, ma è difficile.
Gli esami strumentali hanno evidenziato la necessità di ancora qualche giorno a riposo. O meglio: allenamenti a ranghi ridotti. Quindi De Rossi pensa alle alternative. Il centravanti ucraino è un perno di questa squadra, ma se non ci sarà contro il Grifone bisogna arrivare pronti. Anche perchè, guardando al campionato, non è più possibile perdere terreno. La vittoria, che manca ormai da tre partite, deve arrivare. Altrimenti, oltre che in infermeria, le cose potrebbero complicarsi anche in classifica.
Dovbyk resta in sospeso: come sta il centravanti ucraino
Siamo all’inizio, c’è tempo: il margine di miglioramento, però, come squadra e come risultati, deve iniziare da subito. In definitiva: la Roma deve togliersi l’etichetta da cantiere aperto e cominciare a dispensare certezze. Con la Juve un passo in avanti, dal punto difensivo, si è visto ma serve maggiore sicurezza e più coraggio.
L’avversario a Torino non era uno qualsiasi, ma come ha detto De Rossi: “La Roma non è così distante dalle squadre più forti”. È arrivato il momento di dimostrarlo, con o senza Dovbyk. È chiaro che i giallorossi faranno di tutto per averlo nel match, ma qualora non dovesse esserci, contro il Genoa è pronto Dybala falso nove affiancato da Soulè e Saelemaekers.
De Rossi studia le alternative
La squadra dovrebbe, quindi, tornare a proporre un 4-3-3 come nelle prime uscite stagionali. A centrocampo Le Fèe sembra essere recuperato già da qualche giorno: il francese si contenderà una maglia da titolare. Al momento le quotazioni in mezzo al campo salgono per il tridente formato da Cristante, Pellegrini e Konè che ha ben figurato in Nazionale nonostante la vittoria dell’Italia.
L’ex Borussia con la Francia è sembrato fra i più attivi. La difesa, invece, dovrebbe essere composta da Mancini e Ndicka centrali, con Hermoso e Hummels ancora in panchina per farli ambientare, non è escluso qualche cambio a partita in corso. Svilar tra i pali. La formazione anti-Genoa c’è. Tutto dipenderà da Dovbyk: a seconda di come starà l’ucraino, De Rossi è pronto a cambiare le carte in tavola. Un unico fattore deve restare invariato: la prestazione, perchè al Ferraris la parola d’ordine è vincere.