Edoardo Bove, centrocampista della Fiorentina - Foto Ansa - Romaforever.it
Intervenendo a Radio FirenzeViola, una stazione radio fiorentina, il procuratore di Edoardo Bove, Diego Tavano, ha risposto ad alcune domande relative all’impatto del proprio assistito con l’ambiente viola e alle ragioni che hanno indotto il giovane centrocampista della Roma a lasciare la capitale per trasferirsi a Firenze.
“A Roma non c’era spazio per lui – ha spiegato Tavano nel corso della trasmissione radiofonica – e quindi abbiamo iniziato a guardarci attorno”. Il procuratore ha svelato che altre società di prestigio come il Nottingham, così come alcune società di Ligue 1, avevano chiesto informazioni su Bove. Il giovane talento cresciuto nelle giovanili giallorosse, ha ritenuto di sposare il progetto viola.
“Ho capito che la Fiorentina aveva qualcosa di importante da dire – ha proseguito Bove nell’intervista – A Firenze c’è una grande storia oltre a società seria con un progetto di livello, come dimostra il Viola Park”.
Tavano però non ha nascosto il fatto che il proprio assistito ha sofferto parecchio prima di accettare la nuova destinazione: “Il legame di Bove con la Roma lo conoscete tutti – ha spiegato il procuratore- è cresciuto là e andare via dalla tua squadra del cuore ti lascia per forza tanta tristezza”.
Il giovane centrocampista dell’Under 21 azzura, ha scelto il progetto viola perchè sarebbe quello giusto per “poter crescere”. “Sa di aver fatto la scelta giusta. Parliamo di un ragazzo intelligente, con la testa sulle spalle e che sa cosa vuole – ha raccontato Tavano a Radio Firenze Viola – ha già metabolizzato questo distacco” .I due direttori sportivi viola, prima di concludere l’affare, non avevano mai nascosto la stima per Bove: “Hanno scelto di sfruttare il momento giusto”.
Per Tavano, la scelta di Bove non va intesa come una “seconda scelta”. “Al pari della Juventus e delle altre grandi del nostro campionato”. Secondo Tavano, la Roma si sarebbe sbagliata su Bove non dandogli da subito spazio non ritenendolo pronto. “Non è così – ha spiegato il procuratore – si tratta di un calciatore fisico e generoso: il gol segnato ieri in Nazionale conferma che la tecnica fa parte del suo repertorio”.